Guerra in Ucraina, i salesiani a sostegno di chi soffre: “Aiuti concreti e ospitalità”

 
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Don Paolo Terrana e don Alfredo Calderoni

Gela. Nell’attuale realtà che sta vivendo l’Ucraina i salesiani presenti nelle sei città più importanti come Odessa, Kiev e Dnipro, fanno tutto il possibile per i giovani e la popolazione bisognosa, cercando di essere portatori di speranza ma anche di un aiuto concreto.
Attualmente i salesiani stanno già accogliendo più di un centinaio di minori nei loro rifugi, dando priorità ai bambini degli orfanotrofi, e si prevede possano ospitarne altre centinaia a Leopoli.
L’ispettoria salesiana nazionale ha messo in campo una serie di iniziative per sostenere le comunità salesiane in Ucraina che vivono questo drammatico momento.
“L’aiuto che viene chiesto ai salesiani del sud Italia – ha affermato don Paolo Terrana direttore dei salesiani– è di carattere economico per ragioni logistiche. Dal nord le vie di comunicazione dirette favoriscono lo scambio di viveri e beni. La mancanza di siti di stoccaggio però rende difficile l’organizzazione. In questo modo medicine e viveri, che non possono essere conservati a causa delle temperature rigide, vengono acquistati in loco all’occorrenza”.

“Salesiani per il sociale ci sta aiutando a fare una carità mirata in modo tale che i fondi e le risorse non vadano sprecati. In questo modo riusciamo ad aiutare anche i nostri concittadini che vivono una situazione di disagio”, ha aggiunto don Alfredo Calderoni, direttore dell’oratorio.
Oltre all’invio di fondi e aiuti, un altro modo per sostenere i fratelli ucraini è quello di accogliere i profughi ospitandoli nelle case o nelle famiglie legate alle opere salesiane.

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