Ha evaso i domicilari, sei mesi ad un ambulante: è anche indagato dopo il ritrovamento di una pistola

 
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Gela. Ha ottenuto un’autorizzazione che gli permette di lasciare

gli arresti domiciliari solo per svolgere la propria attività lavorativa, ma intanto è stato condannato a sei mesi di reclusione, con pena sospesa, proprio per evasione.

L’evasione. L’ambulante quarantenne Davide Ascia, per il tramite del legale Rosario Prudenti, si è presentato davanti al giudice Marica Marino. Nelle scorse settimane, i carabinieri della radiomobile l’avevano fermato fuori dalla sua abitazione, nonostante l’obbligo dei domiciliari. La difesa, alla fine, ha optato per il giudizio abbreviato e il giudice ha messo il proprio verdetto. Allo stesso tempo, proseguono le indagini nei confronti del quarantene, dopo che i poliziotti del commissariato, durante un blitz nel mercatino rionale di via Madonna del Rosario, hanno trovato nel suo furgone una pistola giocattolo modificata e un’accetta. Per questa vicenda, è ancora sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

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