“Ha favorito l’attività di tre prostitute”, scatta la condanna: le donne scoperte a ridosso della città

 
0
Immagini di repertorio

Gela. Almeno tre giovani donne, tutte dell’est europeo, fatte prostituire lungo un tratto della Gela-Catania, praticamente a ridosso dell’ingresso della città.

L’uomo si è difeso. Arriva la condanna a tre anni di reclusione per il cinquantunenne Giacomo Polizzi. Il pubblico ministero Lara Seccacini, già a conclusione della sua requisitoria, aveva appunto chiesto la condanna dell’imputato. Polizzi doveva rispondere di favoreggiamento della prostituzione. Una delle donne al centro della vicenda è la sua attuale compagna. “Io l’ho solo fatta uscire da quel giro – si è difeso in aula prima della chiusura del dibattimento – lei, soprattutto all’inizio, mi disse che non poteva cambiare vita se prima non avesse finito di coprire un debito. Mi è capitato di accompagnarla ma non volevo che proseguisse”. Per il pubblico ministero, invece, l’imputato avrebbe saputo tutto dell’attività svolta dalla donna e avrebbe accompagnato anche le altre due giovani proprio lungo il tratto della 117 bis scelto per gli incontri sessuali a pagamento. La difesa dell’imputato, però, ha cercato di ridimensionare i fatti, sottolineando come non ci fosse alcun legame tra l’attività portata avanti dalle tre donne e un eventuale ruolo svolto dall’uomo. Furono i carabinieri a monitorare gli spostamenti dei quattro, attraverso una serie di appostamenti. Per Polizzi scattarono le manette. Il collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni e Ersilia Guzzetta, però, ha accolto le richieste dell’accusa, disponendo la condanna.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here