Hub, che fine ha fatto? Varchi interroga il governo: FdI, “città rischia isolamento”

 
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Fratelli d'Italia ha presentato un'interrogazione al governo

Gela. Se ne sono perse le tracce, rese ancora più sfocate da un’emergenza Covid che sta impegnando l’intera amministrazione comunale. L’hub logistico è da tempo uno degli asset di riferimento, anche per la giunta Greco. Incontri ci sono stati ad inizio anno e l’ipotesi di investimento è stata formalizzata anche davanti ai senatori della commissione industria. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Carolina Varchi ha presentato un’interrogazione, supportata dal gruppo locale del partito. Il parlamentare chiede certezze al governo e ai ministeri dello sviluppo economico, del Sud e della transizione ecologica. Il Pnrr non prevede opere di questo tipo, almeno per il territorio locale. Secondo Varchi, però, questa sarebbe una delle aree migliori. “Gela ha le giuste peculiarità per divenire sede di uno degli hub siciliani per la logistica italiana nel Mediterraneo; possiede un grande retro-porto dotato di servizi, un porto industriale di proprietà regionale, una grande disponibilità di aree (Irsap) attrezzate e già disponibili (128 ettari, serviti da impianti tecnologici, da strade e da ferrovie, di cui 94 destinati a lotti industriali); la favorevole posizione geografica del sito industriale di Gela, che si pone in posizione di ponte tra l’Europa Continentale sul Mediterraneo, con un accesso privilegiato a regioni importanti da un punto di vista energetico e commerciale, quali il Nord Africa, i Balcani e il Medio Oriente – si legge – permetterebbe al territorio gelese, nel contesto del Nuovo sistema portuale della Sicilia orientale, di interpretare l’interesse nazionale di sviluppo di una cantieristica navale e portuale idonea ad attrarre investimenti internazionali, incanalando l’Italia sulla principale rotta marittima di trasporto merci, a più alta densità mondiale di percorrenza navale data dall’ampliamento del canale di Suez”. Per Fratelli d’Italia servono certezze di investimento, in un territorio da sempre ai margini.

“Vorremo capire anche quale sia la posizione dell’amministrazione comunale – dice il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera – ne ha parlato tanto, ma non si capisce quali risultati abbia ottenuto. Non vorrei che l’intero sistema portuale locale rimanga definitivamente isolato, tagliato fuori dai grandi investimenti”. Varchi attende risposte dal governo; mentre Fratelli d’Italia, anche con il componente della direzione regionale Angelo Cascino e con Damiano Lauretta che se n’è occupato per conto del partito locale, guarda all’amministrazione comunale per verificare se ci saranno passi in avanti. Varchi, tra le altre cose, nell’interrogazione cita il polo dell’idrogeno, che è un’ipotesi comunque diversa da quello della logistica e per il quale l’amministrazione comunale ha avanzato una propria candidatura, anche se il percorso è tutt’altro che semplice. Allo stato, grandi passi in avanti non se ne sono fatti e Fratelli d’Italia vuole comprenderne le ragioni.

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