Hub logistico, Di Stefano: “Servono impegni concreti da governo e Regione”

 
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Gela.  Il progetto dell’hub logistico fu un cavallo di battaglia programmatico dell’ex giunta Messinese, principalmente sostenuto dall’allora vicesindaco Simone Siciliano. Sembrava che potesse avere il supporto di importanti gruppi aziendali, compresa Eni, e delle istituzioni. In realtà, nonostante uno studio di fattibilità e business plan, del progetto non si è saputo più nulla. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, invece, ritiene che l’hub, destinato anche alla metalmeccanica, possa sorgere approfittando della Zona economica speciale, che assicura sgravi e vantaggi alle aziende che decidessero di investire sul territorio. Il vice del sindaco Lucio Greco, che regge le sorti dell’assessorato sviluppo economico a Palazzo di Città, chiede un impegno concreto al governo nazionale e a quello regionale. “Bisogna rispettare gli impegni presi – dice – e sostenere con tutte le iniziative necessarie questa progettualità. Deve essere fattuale e non soltanto di principio. Servono gli investimenti nelle infrastrutture e nella mobilità”.

Secondo Di Stefano, così come sostenuto anche da esponenti del suo gruppo politico, con un progetto di questo tipo l’area locale “recupererebbe la sua forte identità nel Mediterraneo”. “Una infrastruttura a ricaduta internazionale come questa – continua – avrebbe comportato certamente ricadute di carattere non solo industriale ma anche culturali, economiche e turistiche, agendo come volano dello sviluppo locale”. L’appello di Di Stefano arriva in una fase molto delicata dell’amministrazione comunale del sindaco Lucio Greco, che deve fare i conti con le enormi polemiche generate dal definanziamento di fondi per milioni di euro, disposto dalla Regione. Non a caso, l’assessore si rivolge al governo nazionale ma anche a Palermo. Allo stato, non sembrano esserci sviluppi di rilievo su un progetto più volte citato nel corso degli anni, ma che non ha mai trovato la via giusta. L’hub si inserirebbe in un contesto produttivo che, almeno sulla carta, dovrebbe anche contare sulla base gas Eni del progetto Argo-Cassiopea. Nel recente passato, non sono mancati richiami progettuali anche ad un polo del gas naturale liquefatto, che lo scorso anno in aula consiliare i manager Eni hanno però indicato come economicamente non sostenibile.

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