Hub Mediterraneo a Catania, verso ok Regione: Di Cristina, “ingiustizia inaudita”

 
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Gela. L’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale e la Società interporti siciliani sono alle firme per quello che dovrebbe diventare il vero hub del Mediterraneo. Il progetto, più volte rivendicato dalle amministrazioni comunali della città e da diverse forze politiche (solo nelle scorse ore era intervenuta la direzione provinciale di Fratelli d’Italia), a questo punto sembra indirizzato verso Catania, che probabilmente fa fruttare più sponsor politici. L’annuncio ufficiale ancora non c’è, ma anche un esponente del governo regionale, come l’assessore alle infrastrutture Marco Falcone, ha già usato i suoi canali social, parlando di un “governo Musumeci al lavoro”. Fino ad oggi, da Palermo non sono mai arrivati segnali favorevoli per l’hub nel golfo locale. Per tanti esperti sarebbe però la zona più adatta, anche per le caratteristiche della costa e dei fondali, oltre ad essere il transito privilegiato delle grandi navi container. A Catania, però, i manager delle società che gestiscono l’intera portualità sembrano ormai in dirittura di arrivo, con il pieno appoggio della Regione.

“Un altro “regalo” alla città da parte del governo Musumeci – dice il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina – in quattro anni, solo passi indietro nella sanità, negli investimenti e anche la posizione strategica di questo territorio viene continuamente svilita. Ormai, subiamo solo scippi da questo governo regionale di centrodestra. Quella dell’hub a Catania sarebbe un’ingiustizia inaudita, perché sono convinto che il golfo di Gela sia la sede naturale di un’infrastruttura strategica, sia a livello di logistica che sul piano commerciale”.

4 Commenti

  1. Ve lo immaginate con il Presidente della regione e l’assessore catanesi se l’hub lo portavano a Gela..?.ma non abbiamo mai contato un c…..o neanche quando avevamo il presidente della regione e almeno tre/ quattro deputati regionali gelesi….non capisco quale è lo scandalo…i gelesi sono stanchi di assistere a queste finte indignazioni…vi prego almeno in questo abbiate un po di rispetto. Grazie

  2. Quanta rassegnazione! Ma è possibile che si vuole fare a Gela, quello che si fa in altre parti della Sicilia. A Gela si fanno solamente troppe chiacchiere, senza mettere niente in cantiere, per il fatto che si vuole tutto in bocca. Cari amministratori , guardate che ci sono tante formule per trovare il volano della crescita! Investimenti sul raddoppio ferroviario, locomozione a base di idrogeno, corrente elettrica da fonti rinnovabili inclusi i pannelli fotovoltaici. Certo le cose vanno programmate in un’ottica molto ampia. Se ad esempio li inseriamo in un contesto di serricultura,; si ricava alimentazione per le persone e produzione di energia elettrica. Ma serve anche l’idrogeno. Amministratori: provate a parlarne con ENI. Possibilmente se è interessata, ad un grande progetto globale dalla Sicilia al nord Africa; a Gela ci potrebbe essere riconosciuta la possibilità di una logistica non più a base di petrolio ma di Idrogeno..

  3. Il problema sta negli uomini e non
    nei colori di partito noi abbiamo avuto un presidente della regione Gelese
    risultati : 0 anche sotto lo zero Musumeci da catanese lavora per la sua città, eticamente è sbagliato? Forse ,la verità sta ‘ questo territorio non è difeso da nessun politico locale ,provinciale e regionale non c’ è una leadership politica locale che faccia rispettare GELA

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