Il sequestro a Collodoro, nuovi testimoni: la difesa esclude la “mano” mafiosa

 
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Gela. Nuovi testimoni, nei prossimi giorni, verranno sentiti davanti ai giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta. Una richiesta avanzata dal legale di difesa del cinquantacinquenne Carmelo Collodoro, accolta dai magistrati nisseni. Collodoro ha ricevuto un provvedimento di sequestro beni per quasi ottocentomila euro. Per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia nissena, sarebbero riconducili ai clan, acquisiti attraverso il reimpiego di presunti capitali illeciti. Una ricostruzione esclusa dal cinquantacinquenne e dal suo difensore, l’avvocato Grazio Ferrara, che sta cercando di dimostrare l’estraneità agli ambiti mafiosi del suo assistito.

Il provvedimento eseguito dai Ros. Il sequestro, che venne eseguito dai carabinieri del Ros, si estese anche ad alcuni familiari dello stesso Collodoro, che nel procedimento al tribunale delle misure di prevenzione sono invece assistiti dagli avvocati Giuseppe Condorelli, Paolo Testa e Boris Pastorello. La difesa del cinquantacinquenne ha chiesto soprattutto di poter esaminare diversi imprenditori locali, con l’obiettivo di far emergere come non ci siano mai state eventuali richieste o imposizioni giunte proprio da Collodoro, che per la difesa avrebbe drasticamente cambiato vita.

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