I cantieri Agroverde fermi, tra ricorsi e decreti gli ex proprietari chiedono i soldi: Siciliano, “c’è la fideiussione”

 
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Gela. L’autorizzazione unica, prorogata fino al prossimo marzo, tiene ancora viva, seppur in maniera decisamente flebile, la possibilità che qualcosa si muova sul fronte del polo fotovoltaico Agroverde.

La fideiussione basterà? Un progetto “sponsorizzato” come tra i più ambiziosi in Europa, è fermo al palo da oltre tre anni. Adesso, però, arrivano i ricorsi al tribunale amministrativo degli ex proprietari dei terreni espropriati per l’avvio dei cantieri e anche i decreti ingiuntivi legati ai mancati pagamenti delle indennità. Chi pagherà? Negli ultimi giorni, tra gli uffici del Comune, si susseguono le verifiche. Tutto ruota intorno alla fideiussione che dovrebbe servire a “coprire le spalle” dell’ente. “Stiamo escutendo la fideiussione – dice l’assessore Simone Siciliano – riteniamo che sia tutto in regola e che i pagamenti dovuti agli ex proprietari possano essere coperti proprio con quelle somme. Non so indicare, però, quale possa essere la cifra esatta. Le verifiche dei tecnici sono in corso”. Decine di ex proprietari di terreni tra le contrade Cappellania, Sant’Antonio e Tenuta Bruca sono ancora in attesa di ottenere quanto dovutogli dopo l’occupazione dei rispettivi fondi.   

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