“I centristi nel Pd per coerenza”, Arancio guarda anche alle regionali: “Ricandidatura? Sono pronto…su Crocetta niente è scontato”

 
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Il deputato regionale Giuseppe Arancio

Gela. L’appoggio alla possibile ricandidatura di Rosario Crocetta alle prossime regionali è tutt’altro che certo, allo stesso tempo il democratico Giuseppe Arancio

si sente quasi legittimato ad ipotizzare una sua corsa bis verso la riconferma all’Ars.

“Pronto a ricandidarmi…”. “Sono il deputato regionale uscente – spiega – non credo ci siano ostacoli, anche a livello statutario, ad una mia ricandidatura. In ogni caso, se il partito lo riterrà opportuno, sarò pronto a mettermi a disposizione. Crocetta? E’ una decisione che spetta al partito. Non si possono imporre soluzioni, senza coinvolgere l’intera area di centrosinistra. Perché si dovrebbe accettare la candidatura di Crocetta e non, invece, quella dell’esponente di un altro partito della nostra coalizione?”. Arancio, intanto, premia la linea Di Cristina, almeno a livello locale, soprattutto rispetto all’ingresso del gruppo centrista. “Non parlerei di passaggio da un partito ad un altro – spiega – l’ingresso dei centristi è solo l’ultima tappa di un percorso di coerenza politica. Entrano a far parte del Pd esponenti che da anni condividono gli ideali e le linee strategiche di questo partito. Ci sono arrivate altre richieste ma vanno valutate con attenzione. Siamo un grande partito ma non siamo un mercato, dove tutti possono entrare”. §

“Prima costruiamo l’alternativa”. Il deputato all’Ars, inoltre, conferma l’unità di vedute, sia con il segretario cittadino Peppe Di Cristina sia con i centristi diventati dem, anche quando si ipotizza la fine anticipata dell’esperienza amministrativa del sindaco Domenico Messinese e della sua giunta. “Onestamente, io sono per costruire e non per muovere passi fin troppo veloci – dice ancora – il centrosinistra ha perso le elezioni e ha il dovere di costruire un’alternativa credibile. Raggiunto l’obiettivo, sarà possibile pensare a come agire rispetto al governo della città. Le primarie? Le faremo sicuramente quando si tratterà di decidere le candidature per Palazzo di Città. Nella corsa alle regionali, invece, sono uno strumento difficile da adottare”.

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