I “civici” firmano l’accordo, “partiti hanno fallito”: Di Stefano, “niente posti a sindaco garantiti”

 
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Di Stefano contesta le dichiarazioni dei "civici"

Gela. “I partiti hanno fallito, pensano solo a ragionamenti romani o palermitani”. I “civici” fanno un altro passo in avanti. Gli esponenti di Una Buona Idea, dell’Unione dei Siciliani e di GelaPunto hanno ufficialmente aderito alla carta d’intenti che loro stessi, fin dall’inizio, hanno sostenuto. Parte l’intesa elettorale. Giuseppe Licata, ex dem transitato nell’ultima giunta Messinese anche se per solo un mese, è convinto che il civismo possa produrre risultati. “Siamo convinti di poter determinare anche il sindaco – spiega l’esponente di GelaPunto – io ho militato per anni nei partiti e posso dire che in questo nostro progetto non c’è spazio per chi ha rivestito ruoli apicali senza mai dare risultati alla città. Abbiamo avviato un percorso di idee. Ormai, la crisi dei partiti è fin troppo evidente. La mia esperienza in giunta? Non credo possa pesare. Anche in quel caso, è stata una scelta civica e mi spiace che sia stato il consiglio comunale a farla concludere solo per logiche di piazzamento politico”. Un altro ex assessore della giunta Messinese è Francesco Salinitro che adesso è tra i riferimenti locali dell’Unione dei Siciliani e ha voluto sostenere il progetto civico. “La carta d’intenti è aperta e ci saranno altri movimenti che aderiranno – dice – stiamo ancora dialogando con Lucio Greco ma anche con altri gruppi. L’idea civica è rafforzata dal fatto che il legame con i partiti si è rotto, la città non li riconosce più. Non hanno alcun interesse per il territorio. Fa piacere vedere che la nostra idea trova riscontro. Non è un caso che in sala oggi ci fossero il sindaco di Butera, l’ex sindaco di Vizzini e anche il primo cittadino di Niscemi non ha potuto partecipare solo a causa di un impegno istituzionale”.

L’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano è ancora più chiaro. “Dispiace constatare che qualcuno ha scelto di non metterci la faccia nonostante il continuo dialogo e la condivisione – ammette – evidentemente, chi non c’era non è libero. Qui, non ci sono candidature a sindaco da garantire a nessuno, altrimenti non avrebbe senso. Non siamo partiti che pensano solo ai numeri elettorali”. Tra gli assenti, l’imprenditore Maurizio Melfa che sembrava intenzionato a chiudere l’accordo con i “civici” e che in più occasioni ha ribadito la volontà di voler tentare la corsa per la sindacatura.

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