I civici mettono insieme il programma, via ai tavoli in attesa dei partiti: “Candidato? Solo dopo”

 
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Licata ha trasmesso una serie di disposizioni per tentare di sbloccare la stasi di molti uffici del settore urbanistica

Gela. In attesa di capire se i partiti vogliano fare la corsa insieme a loro, i civici si sono messi intorno ai tavoli non per trattare ma per stilare le linee del programma. Questa mattina, si sono dati appuntamento in un locale pubblico di via Venezia. C’erano facce della politica ma anche esponenti di associazioni e professionisti. Tutti impegnati a disegnare idee, da mettere poi nero su bianco. Si va dai servizi sociali all’urbanistica, passando per le linee di sviluppo economico, la tutela ambientale e le politiche giovanili. A fare gli onori di casa, c’erano i leader dei quattro movimenti che hanno messo le firme in calce alla carta d’intenti, Terenziano Di Stefano (Una Buona Idea), Lucio Greco (Un’Altra Gela), Giuseppe Licata (GelaPunto) e Francesco Salinitro (Unione dei Siciliani). Tutti confermano che il blocco civico non è chiuso. “Siamo aperti all’adesione di altri movimenti – ha spiegato Greco – così come non chiudiamo ai partiti. Ma prima di tutto diamo centralità al programma da presentare alla città. Il nome del candidato a sindaco? Verrà dopo”. Tra i tavoli tematici, si sono visti l’ex consigliere comunale Salvatore Sammito (quattro anni fa eletto proprio nelle liste di Lucio Greco), ma anche l’ex assessore della giunta Messinese Flavio Di Francesco e il presidente dell’associazione Progetto Gela Maurizio Scicolone, oltre ad alcuni esponenti dell’area di centrodestra.

Francesco Salinitro e Terenziano Di Stefano ad uno dei tavoli di discussione

I civici, almeno per ora, non si sono promessi a nessuno e non hanno mai escluso di poter esprimere un loro candidato a sindaco (in questo caso la scelta si potrebbe concentrare su Greco o Di Stefano). La loro “linea Maginot” però è già tracciata. Se alleanza dovrà essere, allora la corsa verso le urne non potrà tingersi di simboli di partito. Chi vorrà stringere alleanze dovrà accettare un patto civico e sia nel centrodestra che nel centrosinistra la soluzione è comunque messa sul tavolo.

 

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