I “civici” preparano il terreno ai soliti comandanti? Antonuzzo: “Non servono ruote di scorta dei partiti”

 
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Emanuele Antonuzzo da tempo collabora con il docente universitario Maurizio Caserta

Gela. Un tavolo civico che probabilmente rischia di essere fin troppo connotato politicamente. Anche per questa ragione Emanuele Antonuzzo e il gruppo che si rifà al docente universitario Maurizio Caserta non hanno partecipato alla seconda riunione convocata da chi invece sta tentando di portare avanti questo tipo di esperimento, senza la presenza ufficiale dei partiti. “Ne ho parlato con altri partecipanti alla prima riunione – dice lo stesso Antonuzzo – credo che un tavolo civico non debba essere la ruota di scorta dei partiti. Anche alcune affermazioni giunte da chi sta portando avanti questo tentativo non mi hanno convinto”. Forse i “civici”, almeno per il momento, appaiono influenzati dalle ragioni di una parte del centrodestra, considerando anche i riferimenti politici di alcuni sostenitori dell’iniziativa.

“Non si può costruire un percorso – spiega ancora Antonuzzo – che si riveli come una sorta di maschera, per poi dare spazio al vero comandante. Un progetto civico va costruito sulla città”. Antonuzzo e altri professionisti locali che si rifanno a Maurizio Caserta invece mirano a ridare un ruolo importante al consiglio comunale. “Sono necessarie liste di qualità – conclude – il consiglio comunale va rivalutato. Il dibattito pubblico purtroppo è ai minimi termini e Gela è una città ridotta a paesello”.

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