I conti corrente “alleggeriti” dall’ex direttore della banca, reato prescritto: i clienti chiedono un maxi risarcimento

 
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Gela. In sede penale, arrivò la prescrizione per Giovanni Sciabica, ex direttore della filiale di Caposoprano dell’allora Banca Popolare di Lodi. I correntisti denunciarono i prelievi anomali. Il funzionario era accusato di appropriazione indebita: avrebbe sottratto denaro dai conti corrente di almeno cinque clienti dell’istituto di credito. Accuse sempre contesatte dal funzionario. La prescrizione, davanti a fatti risalenti al 2007, ha chiuso il procedimento penale assicurando l’assoluzione allo stesso Sciabica, difeso dall’avvocato Giuseppe Fiorenza. Adesso, però, i clienti raggirati, tutti costituiti parte civile nel procedimento penale con gli avvocati Riccardo Lana e Francesco Terrazzino, hanno scelto di chiedere un risarcimento davanti ai giudici civili del tribunale. I loro legali hanno già deciso di citare in giudizio sia l’istituto di credito, ovvero il gruppo Banco Popolare, sia lo stesso ex direttore della filiale di Caposoprano. La mediazione obbligatoria, infatti, non ha avuto esito favorevole: non è stato raggiunto alcun tipo di accordo economico tra le parti. Spetterà ai giudici civili valutare nuovamente il caso. Alcuni dei correntisti “alleggeriti” avrebbero denunciato ammanchi fino a ottantamila euro.

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