I conti in giunta non tornano, frecciata Pdf: “Prendiamo le distanze da Liardi”

 
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Liardi esclude passi indietro

Gela.  Come era prevedibile, qualcosa rischia di rompersi nella maxi maggioranza “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco. I neo assessori hanno appena giurato ma dal Popolo della Famiglia, che in accoppiata con “Impegno Comune” ha garantito voti e due consiglieri, il rieletto Giuseppe Guastella e l’ex assessore della giunta Messinese Valeria Caci, arriva la frecciata. Il neo assessore Ivan Liardi non li rappresenta ed è già “sotto esame”. “Prendiamo atto delle nomine assessoriali, che non lasciano l’auspicata rappresentanza politica alla lista “Impegno Comune”, rappresentata in consiglio comunale dai consiglieri eletti Valeria Caci, in quota al “Popolo della Famiglia”, e Giuseppe Guastella in quota “Solo per Gela”, che rimarranno consiglieri di maggioranza offrendo la piena collaborazione al sindaco e alla coalizione tutta – dice il vice presidente nazionale del Popolo della Famiglia Nicola Di Matteo – pienamente convinto che il sindaco, abbia fatto la scelta giusta, nella legittimità dei poteri che gli competono, con la serenità di chi non ha pretese da avanzare, e nella piena collaborazione all’attuazione degli indirizzi programmarci della coalizione, auguriamo al sindaco e alla nuova giunta, buon lavoro, prendendo tuttavia le distanze dalla nomina dell’avvocato Ivan Liardi, che ci si vuole attribuire, senza che ci sia stato un percorso di condivisione sul metodo adottato, che avrebbe dovuto garantire la rappresentanza in giunta, significativamente al peso  dei gruppi che hanno contribuito alla vittoria del sindaco e alla rappresentanza in consiglio comunale”

Nessuno dei tre nomi indicati dal Popolo della Famiglia è finito nella cinquina di Greco e Di Matteo non lo nasconde. “Pur nel rispetto della persona e della sua riconosciuta professionalità, l’assenza di condivisione della rosa di nominativi da cui il sindaco ha attinto durante le varie fasi della campagna elettorale, e che diversamente, il Pdf ha voluto rendere pubblica per trasparenza nei confronti della città, dell’intera coalizione, degli altri candidati a ricoprire il ruolo di assessore, e dello stesso sindaco, ci costringe a ritenere sotto esame l’assessore designato, al fine di verificare che la sua azione politico-amministrativa sia coerente con gli indirizzi politici dei gruppi che hanno portato l’avvocato Lucio Greco al governo della città, e non sia frutto di indicazioni non rispondenti alle esigenze del territorio, nel rispetto degli elettori che hanno dato fiducia al progetto”. Gli incastri, evidentemente, non quadrano.

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