I conti in rosso a Timpazzo, arrivano i soldi per gli operai della General Service: sbloccate due mensilità

 
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Gela. Nonostante la richiesta di almeno dieci giorni, necessari

a verificare lo stato dell’arte dei conti in municipio, arriva un primo segnale di distensione nella vicenda dei lavoratori della General Service, azienda impegnata nelle attività interne alla discarica Timpazzo.

Sbloccate due mensilità. Da oltre quattro mesi, i dipendenti non percepiscono gli stipendi. Una situazione insostenibile che, comunque, non ha inciso sulle attività in discarica, effettuate nonostante tutto. Nelle scorse ore, sono state sbloccate due mensilità dovute ai lavoratori. Un passo successivo al vertice in prefettura di ieri che è servito a ribadire le enormi difficoltà di cassa dell’Ato Cl2 in liquidazione, ente che gestisce la discarica Timpazzo. I comuni soci dell’ambito territoriale, con in testa quello di Gela, tardano a pagare le quote dovute, di conseguenza l’Ato non riesce a coprire le spese necessarie, a cominciare dai versamenti alle società che svolgono servizio in discarica. Senza i soldi dei comuni, come ribadito in prefettura dal commissario liquidatore dell’Ato Giuseppe Panebianco, Timpazzo rischia di chiudere i cancelli. “Ci è stato comunicato lo sblocco delle somme di due mensilità – dice il sindacalista della Uil Nicola Calabrese che segue la vicenda degli operai della General Service – di certo, il merito va soprattutto alla mediazione dei funzionari della prefettura di Caltanissetta. A quanto ci risulta, i soldi sono arrivati all’Ato che, così, potrà pagare l’azienda. Ovviamente, è solo un primo passo, anche perché non si possono costringere i lavoratori a continue proteste per cercare di conseguire un loro diritto basilare”. La vicenda, comunque, è tutt’altro che chiusa.

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