I contratti?…questi sconosciuti: decine di denunce per i gestori dei lidi

 
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Gela. Contratti che non esistono oppure che non vengono mai rispettati: sono già più di venti i casi segnalati non solo al sindacato ma anche, sempre più spesso, alle forze dell’ordine.

Al centro dei presunti abusi, ci sarebbero diversi gestori di lidi balneari ed esercizi commerciali avviati proprio durante il periodo estivo.
“Il fenomeno – spiegano i sindacalisti della Filcams Cgil Emanuele Scicolone e Nuccio Corallo – è molto più diffuso di quello che spiegano i numeri. Non tutti, infatti, hanno il coraggio di denunciare”.
La portata delle violazioni, di conseguenza, dovrebbe essere molto più ampia. “Il meccanismo – continuano i sindacalisti – è semplice. Spesso, il contratto non esiste. Quindi, i lavoratori operano completamente in nero. L’altro sistema è un po’ più raffinato, vengono sottoscritti contratti part-time che, invece, coprono rapporti di lavoro estesi all’intera giornata”.
Senza un regolare contratto, comunque, è anche difficile provare l’effettiva esistenza del rapporto di lavoro.
“Gli ostacoli sono tanti – ammettono Scicolone e Corallo – in ogni caso, invitiamo chiunque si trovi in queste situazioni a farsi avanti”. Da mesi, si cerca di organizzare una sorta di tavolo di concertazione fra il sindacato e l’associazione antiracket con l’obiettivo di tagliare le gambe al lavoro nero o, comunque, a quello sommerso.
Senza un’intesa, però, il tavolo difficilmente potrà partire, almeno nel breve periodo. Non è da escludere, comunque, che nei prossimi mesi un accordo di massima possa anche raggiungersi, permettendo l’avvio del tavolo di confronto.
“Negli ultimi tempi – concludono i sindacalisti della Filcams – diversi lavoratori si sono rivolti alle forze dell’ordine. Alcuni esercenti che avevano deciso di farli lavorare senza rispettare i contratti si sono arresi davanti all’evidenza”.

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