I crocettiani vanno alla guerra…in casa? Tra incarichi, scontri interni e “fedeltà” al presidente il “giocattolo” si può rompere

 
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L'ex presidente della Regione Rosario Crocetta

Gela. A rischio ci sono le fondamenta del “tempio” politico costruito dall’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta.


Lo scontro interno. Mentre l’ex sindaco, toccato e non poco dalla recente inchiesta palermitana sugli appalti dei collegamenti marittimi, non sembra voler rinunciare ad una corsa bis per Palazzo d’Orleans, è lotta aperta, a livello locale, tra i suoi fedelissimi scudieri politici. Crocetta, negli ultimi mesi, ha deciso di affidare le sorti strategiche di quel che rimane del Megafono in città ad Enrico Vella, oggi responsabile a Palermo dell’ufficio di gabinetto. Non a caso, una conferma è arrivata anche al sindaco Domenico Messinese. Nel tentativo di fissare, nel giro di consultazioni avviate a Palazzo di Città, un incontro con il gruppo del Megafono, proprio il primo cittadino ha personalmente contattato il presidente della Regione. La risposta di Crocetta è stata netta, “parla con Enrico Vella”. Insomma, è proprio Vella, al momento, ad avere il vento in poppa nella casa edificata dall’ex sindaco. E’ anche vero, però, che questi galloni assegnati all’ex consigliere comunale non hanno fatto felici tanti altri scudieri del presidente, da anni in prima fila tra scelte politiche e incarichi professionali. La fronda più consistente è quella portata avanti dal coordinatore cittadino Laura Caci e da Nando Maurelli, che è stato tra i principali fautori del Megafono in città. Le scelte di Vella starebbero tagliando fuori proprio il loro gruppo di riferimento, in una fase piuttosto delicata. In realtà, di correnti interne ai crocettiani locali ce ne sarebbero più di due. Nella lotta tra gruppi, non bisogna dimenticare i consiglieri comunali. Dal post amministrative 2015, il gruppo ha già perso Carmelo Casano e Antonio Torrenti. In aula, i crocettiani sembrano muoversi in ordine sparso. Il punto di riferimento del presidente è certamente il capogruppo Sara Bonura, che non ha mai smesso di avere una linea di contatto privilegiata. Giuseppe Guastella, che è anche presidente della commissione comunale affari generali, da tempo non segue come vangelo le indicazioni ufficiali. Non è un mistero per nessuno la sua vicinanza proprio a Carmelo Casano, oggi passato alla sinistra di Articolo 1. Il Megafono, peraltro, vanta ancora la vicepresidenza del consiglio comunale con Maria Pingo.

La fedeltà dei “palermitani”. La diatriba non è affatto chiusa e nella contesa non bisogna neanche dimenticare il ruolo del senatore Giuseppe Lumia, “creatura” politica del presidente Crocetta che ha comunque tra i referenti locale anche Laura Caci. Lo stesso senatore ha coordinato la mozione Emiliano, alle recenti primarie del Pd, e i voti in città gli sono arrivati principalmente da Enrico Vella e dal capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta. Un ruolo “di mezzo” sembra quello di Francesco Castellana che, mancato l’approdo in consiglio comunale, è finito più volte al centro di voci che lo davano in giunta comunale, nel caso di un’apertura da parte del sindaco Domenico Messinese. Da mesi, Castellana ha messo da parte la politica attiva, mantenendo comunque i rapporti palermitani con Crocetta, che continua ad affidargli incarichi legati alle sue “creature”. Tra accuse incrociate e tentativi di prendersi il Megafono, sempre che ne sia rimasto qualcosa, a Palermo Crocetta può comunque contare su scudieri politici che difficilmente lo tradiranno. Ovviamente, non c’è solo Enrico Vella, dato che non possono essere trascurate figure che hanno beneficiato, e non poco, della vicinanza al presidente. Loredana Lauretta, oggi coordina anche le attività del Patto per la Sicilia. Giancarlo Costa, è componente della segreteria tecnica e membro del consiglio d’amministrazione dell’Azienda trasporti Siciliana, è stato nel cda di Sviluppo Italia Sicilia e liquidatore della società Sicilia Turismo e Cinema, totalmente controllata dalla Regione. Molto vicino a Crocetta, tanto da entrare nel giro di nomine regionali, è certamente il commercialista Sergio Tufano, che presiede la società Servizi Ausiliari Sicilia ed è stato nel collegio dei revisori di Riscossione Sicilia. Nella segreteria particolare, non manca Giuseppe Comandatore, da anni al fianco di Crocetta. A questo punto, però, il meccanismo ben oliato dal presidente potrebbe incepparsi, tra rivalità politiche, invidie professionali e tentativi di prendersi quel che rimane.

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