I debiti sui rifiuti, Gallo: “Fasulo? Escludo colpe… le parole di Siciliano solo una difesa d’ufficio”

 
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La denuncia arriva direttamente dall'ex consigliere comunale Salvatore Gallo

Gela. “Responsabilità della giunta Fasulo sui conti del servizio rifiuti? A me, non risulta”. Il dem Salvatore Gallo, che due anni fa ha guidato in municipio la commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti, esclude che l’ex sindaco e la sua giunta possano avere avuto un ruolo nelle anomalie contabili che starebbero emergendo nel sistema del servizio di raccolta rifiuti. La scorsa settimana, il vicesindaco Simone Siciliano, invece, ha lanciato accuse pesanti, parlando di “dimenticanze” contabili nel piano economico finanziario di quattro anni fa, adesso alla base dei maxi debiti accumulati dall’ente. “Durante la gestione dell’ex sindaco Fasulo, ero opposizione politica e non ho mai riscontrato segni di presunte mosse che potessero farmi pensare a qualcosa che non stava andando – dice Gallo – allo stesso tempo, ho guidato la commissione di indagine, due anni fa, e abbiamo presentato una relazione completa, credo senza precedenti. Se ci sono stati errori dei tecnici o dei dirigenti, non possono pesare sulla gestione politica dell’ex sindaco Fasulo. Le parole di Siciliano? Credo siano una specie di difesa d’ufficio. Se il vicesindaco ha sbagliato, è giusto che paghi. Saranno gli organi preposti a decidere e non certo noi”.

Gallo non fa passi indietro rispetto ai risultati che emersero dopo la conclusione del mandato assegnato alla commissione di indagine. “In quella commissione – conclude – erano rappresentate tutte le forze politiche, senza alcuna esclusione. E’ stata presentata una relazione dettagliata dopo aver sentito tecnici e politici, compreso proprio l’ex sindaco Angelo Fasulo. In commissione, c’erano i grillini, compreso il consigliere Angelo Amato, che attaccava la gestione Fasulo così come ha attaccato quella di Siciliano. Poi, non si è più visto”. Gallo, in più occasioni, ha attaccato il vicesindaco Simone Siciliano, anche dai banchi dell’assise civica. Ha sempre contestato l’eccessivo spazio gestionale garantitogli dal sindaco Domenico Messinese, tanto da spingersi ad etichettarlo come una sorta di “sindaco-ombra”.

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