I dem non "perdonano" Messinese, Gallo: "Ha chiesto aiuto ai partiti e poi si è affidato al suo tutor Siciliano"

Gela. Fino a qualche tempo fa, tra le fila dem, prevaleva l’intenzione di attendere, soprattutto

sul fronte della sfiducia al sindaco Domenico Messinese.

“Cosa hanno portato tutte le missioni istituzionali?”. Dopo l’esito delle regionali, con tanti voti persi ma un deputato all’Ars guadagnato, i democratici hanno iniziato a convincersi che, probabilmente, la giunta Messinese non poteva più garantire nulla a nessuno. Con la scelta di sfiduciare il primo cittadino, arrivata direttamente dai quadri locali del partito, i dem si sono messi alla testa del fronte che, venerdì prossimo, dovrebbe chiudere anticipatamente l’esperienza della giunta ter. “Questa è un’amministrazione comunale – dice il consigliere del Pd Salvatore Gallo – che ha solo saputo fare inutili promesse, presentarsi a tavoli infruttuosi e garantirsi missioni, a Roma e non solo. Ma cosa hanno portato di concreto il sindaco e il suo vice? Dov’è l’accordo di programma? Dove sono gli impegni ufficiali per l’avvio del progetto del gas naturale liquefatto? I trentadue milioni di euro delle compensazioni Eni non sono affatto merito loro, dato che arrivano dal protocollo firmato dall’ex sindaco Angelo Fasulo”. Per Gallo, c’era la possibilità che i partiti potessero scegliere di supportare il sindaco, in una sorta di governo di salute pubblica.

“La giunta Messiciliano va sfiduciata”. “E’ stato lui – continua – a chiedere aiuto ad alcuni consiglieri comunali, me compreso. Noi siamo stati chiari. Andava fatto un vero azzeramento e il sindaco avrebbe dovuto ammettere il fallimento delle sue giunte tecniche. Ci ha chiesto aiuto ma poi ha preferito affidarsi a Simone Siciliano, che è ormai il suo tutor politico, e l’ha portato alla sfiducia. Per questo motivo, secondo me, non è la giunta di Messinese ma è una giunta Messiciliano, che venerdì prossimo verrà sfiduciata. I consiglieri comunali del Pd voteranno compatti”.

Gallo la sfiducia la dà quasi per fatta, in attesa di quanto accadrà all’assise civica.