I dem, “sì alla sfiducia ma c’è chi vuole isolarci e affossare la città”: Gallo, “rispondo agli elettori”

 
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Gela. I dem partono al contrattacco e non si vogliono far mettere all’angolo dal fronte pro-sfiducia, anche in vista di una lunghissima campagna elettorale. Dopo quanto accaduto giovedì sera, con il gruppo che non ha seguito un’unica linea (il consigliere Salvatore Gallo ha deciso di aderire al percorso dei diciassette della sfiducia immediata), non hanno risparmiato attacchi diretti. “Noi siamo per la sfiducia – ha detto il segretario cittadino Peppe Di Cristina – ma allo stesso tempo vogliamo dire la nostra sul testo. L’unica tornata elettorale disponibile in Sicilia è quella di maggio-giugno 2019. Quindi, sfiduciare subito oppure sfiduciare a gennaio non incide sui tempi del ritorno alle urne. Noi la sfiducia al sindaco l’avremmo votata pure lo scorso dicembre. Già dai prossimi giorni, saremo al lavoro per redigere il testo. Questa è una giunta che, tra le altre cose, nei rapporti con Tekra avrebbe dovuto cambiare tutto e invece non l’ha mai fatto. Non abbiamo chiesto niente al sindaco e siamo attrezzati per vincere”.

“Vogliono isolare il gruppo del Pd”. I dem si sono presentati al gran completo, anche se pesa l’assenza di Salvatore Gallo. “Ho l’impressione che ci vogliano rifilare lo stesso testo della sfiducia di dicembre – ha spiegato Guido Siragusa – ma noi non accettiamo mozioni preconfezionate, magari scritte in qualche studio legale della città. Vogliamo incidere politicamente e lo possiamo fare solo con un nostro testo, che metteremo a disposizione di tutti. Non si può trascurare il fatto che Messinese in municipio sia arrivato perché candidato dal Movimento cinque stelle. Siamo pronti a fare un patto tra gentiluomini, così a maggio prossimo sceglieremo il candidato e a giugno si andrà a votare. Stanno giocando ad isolare il gruppo del Pd. Ci sono scadenze importanti, a cominciare dall’approvazione delle misure correttive. Non accetto parole come quelle del consigliere Vincenzo Cirignotta, che invece è del parere che le misure non vadano votate per non prenderci eventuali responsabilità. Gallo? Per me, si è posto in controtendenza rispetto al resto del gruppo consiliare”.

“Sulle misure correttive pronta ad andare in procura”. La strada della sfiducia “ragionata” è quella percorsa anche dal presidente della commissione bilancio Romina Morselli. “Servono criteri di responsabilità – ha spiegato – non mi farò distrarre dalle continue voci di sfiducia sì oppure sfiducia no. Anzi, faremo da pungolo all’amministrazione, di modo che le misure correttive arrivino in aula. Chi agisce diversamente, vuole solo che la città sprofondi nel baratro finanziario. Sono pronta ad andare in procura se ci saranno altri ritardi. Questo non toglie che dopo il passaggio delle misure correttive, la giunta vada sfiduciata”. Le spalle all’amministrazione comunale sembra averle definitivamente voltate anche il presidente dell’assise civica Alessandra Ascia. “E’ vero, siamo davanti ad un sindaco politicamente impreparato – ha detto – ma dal primo giorno di insediamento, non si è fatto altro che parlare di sfiducia. Questa non è più politica. Avremmo dovuto guidare i processi amministrativi e politici e invece non si fa altro che parlare di mozione di sfiducia. Non è un consiglio comunale che pensa al bene della città. A questo punto, ripartiamo da zero e ribadisco che il Pd sosterrà la mozione”. Il capogruppo Carmelo Orlando ha tagliato corto, sottolineando le intenzioni del partito. “Eravamo per la sfiducia a dicembre e non siamo stati noi a farla saltare – è intervenuto – e siamo per la sfiducia adesso, senza alcuna speculazione politica”. Il deputato regionale Giuseppe Arancio ha sancito la volontà del suo partito, ovvero la sfiducia alla giunta del sindaco Domenico Messinese. “Non ci sono altre ipotesi – ha detto – le misure correttive sono molto importanti. Con l’accordo di tutti, si possono votare in poche ore e poi passare alla mozione di sfiducia”.

“Rispondo ai miei elettori”. Anche all’incontro di oggi, indetto di vertici locali del partito, mancava il consigliere comunale Salvatore Gallo. C’è ormai una frattura insanabile? “Io in controtendenza? Probabilmente, è il gruppo ad essere in controtendenza rispetto alla mia posizione – dice – ho scelto di aderire subito, condividendo il percorso tracciato dagli altri diciassette consiglieri, perché ritengo che sia la scelta giusta. Io non ho chiesto nulla a nessuno e posso decidere in totale autonomia. Vorrei capire a che titolo parla il consigliere Siragusa. Anche alla riunione di giovedì ha preso una posizione che non è stata concordata, almeno con me. Lontano dal partito? Io sono un consigliere comunale del Pd e ritengo che non si debba più perdere tempo. Rispondo a quello che mi indicano i miei elettori e ritengo che la sfiducia vada votata prima possibile”. I vertici dem stanno alzando le difese, ma dovranno tenere conto anche di quello che accade in casa loro.

3 Commenti

  1. IL CONSIGLIERE GALLO HA PERFETTAMENTE RAGIONE, NON SI PUO’ PIU’ ATTENDERE, DIAMO UN SENSO ALLE COSE, TROPPA INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA, MANDARE A CASA QUESTA GIUNTA, E SARA’ IL POPOLO A SCEGLIERE COME NELLE MIGLIORI DEMOCRAZIE, NON RENDIAMOCI COMPLICI DI QUESTO DISASTRO, IL NON PRENDERE POSIZIONE E’ PEGGIO DI CHI MAL AMMINISTRA. LA GENTE VUOLE FATTI, DATEVI UNA MOSSA.

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