I falsi procacciatori Enel, Landi e Comito lasciano i domiciliari: avranno l’obbligo di firma

 
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Gela. Lasciano gli arresti domiciliari e avranno il solo obbligo di firma. Le indagini dei poliziotti e dei magistrati. Antonio Landi e Emanuele Comito si sono presentati davanti al giudice delle indagini preliminari Paolo Fiore per l’interrogatorio di garanzia, successivo al loro arresto. Sono stati fermati lo scorso venerdì con l’accusa di aver truffato un uomo, facendogli credere di essere procacciatori per conto di Enel e di dover incassare somme di denaro per presunti debiti maturati con l’azienda elettrica. Sarebbero riusciti a fargli versare anche notevoli somme di denaro. Per i poliziotti del commissariato e per i magistrati della procura si tratterebbe di una vera e propria truffa, tanto da non escludere altri episodi dello stesso tipo e il coinvolgimento di presunti complici. I magistrati della procura, non a caso, hanno chiesto la conferma dei domiciliari. I due indagati, assistiti dall’avvocato Francesco Enia, non hanno risposto alle domande del giudice. I loro arresti, comunque, sono stati convalidati e le indagini proseguono.  

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