I forzisti pensano al dopo Messinese, Federico è con loro: “Opposizione alla giunta e vittoria alle amministrative”

 
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I forzisti riuniti ieri sera

Gela. I conflitti interni, per ora, li hanno messi da parte. I forzisti locali sanno di avere i numeri all’interno dell’alleanza di centrodestra. Il primato l’hanno costruito soprattutto grazie al bottino di voti messo da parte sia alle regionali sia alle recentissime politiche di inizio marzo. Pino Federico, ex deputato all’Ars, ci ha provato a ritornare all’Assemblea regionale ma anche a fare il biglietto per la Camera dei deputati. Non è riuscito a raggiungere gli obiettivi, nonostante i voti non gli siano mancati. Ieri sera, però, i forzisti hanno voluto fare il punto della situazione. Aspettavano i deputati Michele Mancuso e Giusi Bartolozzi che, per ragioni di impegni istituzionali, non ce l’hanno fatta a partecipare. C’era, però, quello che gran parte del partito ancora ritiene leader incontrastato, ovvero lo stesso Pino Federico. I forzisti partono da due direttrici, organizzarsi per puntare alla vittoria alle prossime amministrative (in municipio ci vogliono entrare con un loro sindaco) e continuare a fare opposizione all’attuale “disastrosa amministrazione”, scrivono in una nota ufficiale, voluta soprattutto dal coordinatore cittadino Emanuele Maniscalco.

Si riparte da Maniscalco. Ieri, c’erano i consiglieri comunali del partito, ma anche l’indipendente Salvatore Sammito (il matrimonio non si è ancora celebrato), il vice-coordinatore provinciale Emilio Tallarita, il componente della direzione provinciale Raffaele Carfì e, appunto, il coordinatore Maniscalco. Per ora, i forzisti vogliono fare quadrato e non sono previsti nuovi ingressi, almeno nell’immediato. “L’incontro di ieri è un input importante che dimostra come i forzisti siano una presenza determinante per il governo della città – scrivono nella nota – un partito rinvigorito grazie alla ritrovata unità voluta fortemente dal coordinatore cittadino Emanuele Maniscalco, che ha dimostrato di essere anello di congiunzione di tutte le esigenze della base. La promessa di futuri tavoli tematici fa pensare ad una nuova linea politica dettata dal coordinatore ed improntata sulle competenze, sull’individuazione di nuovi dirigenti di alto profilo e sul coinvolgimento di tutti coloro i quali vogliano sacrificarsi per il bene di Forza Italia e della città”. Quasi una conferma del ruolo di Maniscalco, tra gli uomini di riferimento di Pino Federico, che negli scorsi giorni è stato attaccato dall’avvocato Maurizio Scicolone. Il professionista ha detto chiaramente che c’è la necessità di “rottamare” sia il coordinatore sia l’ex deputato Federico. Per ora, il partito stringe le fila intorno al nucleo che gira intorno proprio a Federico, in attesa delle mosse degli altri campioni di preferenze. Il primato dei forzisti, in ogni caso, dovrà passare sotto gli occhi degli alleati che di stare alle spalle dei berlusconiani non ci pensano proprio.

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