I funerali di Caterini a Sant’Antonio, al momento dell’incidente c’erano altri due operai

 
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Il cantiere dove perse la vita Caterini (foto Lappa)

Gela. Si terranno domani, alle undici del mattino nella chiesa di Sant’Antonio, i funerali dell’operaio ventottenne Gianluca Caterini. Il giovane ha perso la vita, lunedì, all’interno di un cantiere per la realizzazione di un metanodotto, nella zona di Ascoli Piceno, nelle Marche. I pm marchigiani, che stanno coordinando l’indagine, hanno dato il via libera al trasferimento della salma, dopo lo svolgimento delle operazioni peritali, compresa l’autopsia. Negli ultimi giorni, gli approfondimenti sono stati svolti anche dagli ispettori del servizio prevenzione e sicurezza dell’Area vasta 5, che hanno sentito gli altri due operai presenti sul posto al momento del fatale incidente. Caterini, da poco ingaggiato per il tramite di un contratto di lavoro a tempo determinato, sarebbe stato colpito da un tubo.

L’indagine. Attualmente, nella lista degli indagati sono state aggiunte anche le due aziende che operano in associazione temporanea di imprese nel cantiere marchigiano e il legale rappresentante di una società di lavoro interinale, attraverso la quale sarebbe avvenuta l’assunzione di Caterini e di altri giovani operai, tutti gelesi. Tra gli indagati, ci sono anche il gruista che stava manovrando per la posa del tubo e gli imprenditori gelesi titolari delle aziende.

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