I furti nell’inchiesta “Cavallo di ritorno”, imputati a giudizio: soldi in cambio dei mezzi rubati

 
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Gela. Arrivano davanti al collegio penale del tribunale gli imputati, coinvolti nell’inchiesta “Cavallo di ritorno”. Sono accusati soprattutto di furti e danneggiamenti. I pm della procura e i poliziotti del commissariato fecero luce su un giro di mezzi rubati. Per la restituzione ai proprietari sarebbero stati chiesti soldi. Nelle scorse settimane, il gup del tribunale ha condannato alcuni presunti complici (si tratta di Gaetano Alferi, Nicola D’Amico, Mirko Dammaggio e Ivan Iapichello). In dibattimento, invece, dovranno rispondere alle accuse Pasquale Trubia, Giovanni Di Maggio, Emanuele Ferrigno, Salvatore Alma, Salvatore Lignite, Giuseppa Morinello e Alessandro Avenia.

I difensori di Alma e Avenia, gli avvocati Maria Elena Ventura e Salvo Macrì, prima dell’apertura del dibattimento, hanno chiesto di poter accedere ad un rito alternativo, ritenendo che non ce ne sia stata la possibilità in fase di udienza preliminare. Sarà il collegio penale a pronunciarsi. Gli altri imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Carmelo Tuccio, Nicoletta Cauchi e Raffaela Nastasi.

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