I giochi fuori dal municipio, alleanze inattese? Di Cristina, “il fronte è la città”

 
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Gela. Dopo la fine anticipata dal governo Messinese, niente è dato per scontato. Probabilmente, l’ex grillino impugnerà gli atti che ne hanno decretato la fine amministrativa, ma tanti già cercano di organizzarsi. La mozione di sfiducia che ha superato la prova d’aula non aveva colori politici (come preannunciato da Carmelo Casano) ma sicuramente è stata sostenuta fino all’ultimo da un fronte molto ampio. Dal centrodestra al centrosinistra, passando per i pentastellati del Movimento cinque stelle. Ovviamente, un’intesa servita solo a chiudere l’era Messinese e che non si ripeterà alle urne. I grillini salvo indicazioni romane, in città correranno da soli con un loro candidato (senza quindi ripetere l’esperienza giallo-verde con la Lega). Centrodestra e centrosinistra, invece, cominciano a guardarsi intorno. Il “partito della città”, una sorta di fronte ampio da presentare agli elettori (come già anticipato) non è solo un’ipotesi post-sfiducia, anzi.

“Il nostro fronte è la città – dice il segretario dem Peppe Di Cristina – sia chiaro a tutti, la mia stella polare rimane l’area di centrosinistra. Però, non mi sento di precludere nulla. Se ci saranno forze politiche pronte a condividere punti del nostro programma, allora ne discuteremo. Mi riferisco alla battaglia sugli appena venticinque milioni di euro concessi per l’accordo di programma ma anche a quella per non perdere definitivamente il settore industriale in città”. Insomma, un gruppo del Partito Democratico non sembra disdegnare alleanze inattese. Lunedì pomeriggio i dem hanno convocato un’assemblea. “E’ una nostra iniziativa – spiega ancora Di Cristina – ma abbiamo voluto aprirla a chiunque voglia partecipare”. La segreteria democratica e quelle di altri partiti non intendono rischiare una nuova sconfitta, magari con un secondo trionfo elettorale del Movimento cinque stelle. Allo stesso tempo, sanno di dover trovare numeri e voti. Quindi, il fronte ampio si giustificherebbe anche in questa direzione. Già adesso, però, non tutti sono d’accordo e quando iniziarono i primi contatti tra lo stesso Di Cristina ed esponenti di Forza Italia, i mugugni non mancarono. “In ogni caso – conclude – sarà importante, prima di tutto, mettere a fuoco il nostro programma e scegliere persone che sappiano cancellare questi tre anni che peseranno ancora sulla città”. La moria di voti che ha quasi fatto sparire il centrosinistra locale è un peso non da poco e ripresentare i “soliti noti” potrebbe condurre l’eventuale “partito della città” a sconfitta quasi certa. Siamo ancora all’inizio e le carte sono tenute ben coperte, sempre che possano essere vincenti.

1 commento

  1. Che abbiano il buon senso di non candidarsi nessuno dei 30 + Assessori: saranno trattati per come meritano cioe’ a calci nel sedere.

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