I lavori non sono conclusi, Greco in prefettura e monta la rabbia nei quartieri: “E’ una vergogna”

 
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Gela. In prefettura, a Caltanissetta, è andato insieme ad alcuni assessori. Questa mattina, all’ordine del giorno, non c’era la crisi idrica, ma il sindaco Lucio Greco ne ha comunque approfittato. “Ho avuto modo di fare presente l’intera vicenda – dice – in prefettura, abbiamo avuto un approfondito colloquio”. I lavori nel tratto della rottura sono ancora in corso. “Ci sono molti più mezzi e più operai – dice – l’avevo preteso già ieri. E’ stato deciso di fare uno scavo ancora più lungo, per verificare quali siano i punti della perdita. Si lavorerà anche questa notte e mi è stato assicurato che le attività dovrebbero essere completate entro domani”. Non c’è un’indicazione certa, ma l’amministrazione comunale sta cercando di far rientrare una crisi che ha messo in ginocchio buona parte della città. In molti quartieri, non c’è più erogazione idrica da quasi dieci giorni. “Stiamo coordinando il tavolo di crisi e monitoriamo l’emergenza con le autobotti – continua – aspettiamo che l’intervento di riparazione venga concluso. Poi, valuteremo. Chiederò una relazione tecnica e se ci saranno gli estremi, presenterò una formale denuncia”. Senza acqua da giorni, è scoppiata la rabbia di centinaia di utenti. Intere famiglie, anche con anziani, bambini e malati, non ce la fanno più a sostenere l’assenza dei servizi di base, a partire dall’acqua. Fino a ieri, nel cantiere avviato dagli operatori della società italo-spagnola, c’erano poche unità impegnate e neanche un responsabile tecnico.

Greco ha lanciato strali contro l’azienda, contestando il sistema adottato per intervenire su una perdita che, allo stato, deve ancora essere riparata. Le associazioni ambientaliste “Aria Nuova” e “Amici della Terra”, attraverso i presidenti Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, si rivolgeranno ai magistrati della procura di Catania e anche ieri hanno effettuato un sopralluogo nei cantieri. Nelle stesse ore, il sindaco ha deciso di convocare il Centro operativo comunale di protezione civile. Sono tanti i disagi che vengono segnalati dai quartieri. Neanche le autobotti messe a disposizione nei punti indicati riescono però a coprire le esigenze di tutti. “Come si fa a parlare di turismo – dicono alcuni utenti – quando l’acqua manca da più di dieci giorni. Dobbiamo pure spendere i soldi per acquistare i fusti. E’ una vergogna”.

1 commento

  1. Si chiama economia del bisogno .
    I cittadini costretti a comprare bidoni dell’ acqua , motorini per aspirare l’ acqua tra l’ altro illegali autoclavei ecc.
    È il fallimento delle privatizzazioni nella gestione idrica in città, Caltaqua fa acqua
    da tutte le parti in compenso sta prosciugando le tasche dei GELESI
    il sindaco chieda il giusto risarcimento alla società spagnola per danno d’ immagine alla città

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