Gela. Sindacati e azienda, da tempo ormai, sono al muro contro muro. I vertici di Sudelettra, società lucana dell’indotto Eni, hanno confermato otto licenziamenti in un organigramma già ridotto rispetto al passato. Non indietreggiano e l’hanno ribadito giovedì, nel corso di un vertice in prefettura a Caltanissetta. I sindacati hanno contestato qualsiasi ipotesi di taglio. L’azienda, infatti, ha acquisito commesse da Eni nei cantieri per la green refinery e, secondo i metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm, i licenziamenti sarebbero del tutto ingiustificati. Dopo il nulla di fatto dell’incontro in prefettura, ieri i segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese si sono riuniti in assemblea con i lavoratori della società.
Attenderanno che trascorra il periodo ferragostano, per iniziare una nuova fase di mobilitazione. Potrebbero scattare altre proteste se l’azienda non scegliesse di ritirare i licenziamenti.
