I licenziamenti degli operai Smim, venti lavoratori chiedono di essere reintegrati

 
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Gela. Venti ex lavoratori hanno deciso di rompere gli indugi, chiedendo ai giudici civili del tribunale di essere reintegrati dopo il licenziamento deciso dai vertici del gruppo Smim.


Più di cento licenziamenti. C’è stata un’accelerazione nella vicenda giudiziaria partita proprio dagli oltre cento licenziamenti definiti lo scorso anno dai manager dell’azienda metalmeccanica, per decenni impegnata nell’indotto della raffineria Eni di contrada Piana del Signore. La richiesta di reintegra è stata avanzata da uno dei legali che sta seguendo la procedura giudiziaria, l’avvocato Francesco Castellana. In realtà, le posizioni degli operai licenziati da Smim, almeno a livello giudiziario, sono decisamente eterogenee. I legali di altri operai, infatti, hanno invece optato per concedere un nuovo termine al gruppo, di modo da poter valutare un possibile accordo che, eventualmente, possa chiudere il capitolo. I giudici chiamati a valutare l’intera vicenda emetteranno una decisione entro le prossime settimane. Gli operai sono rappresentati anche dagli avvocati Michele Castellano, Emanuele Maganuco e Angelo Licata. Sono decine gli ex lavoratori Smim, che anche per il tramite di altri legali, hanno impugnato i provvedimenti di licenziamento.

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