I manager di Sudelettra bloccano i licenziamenti, passa la mediazione dei sindacati: via all’iter per la cassa integrazione straordinaria

 
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I lavoratori Sudelettra sono in stato di agitazione

Gela. Revocata la procedura di licenziamento collettivo.

E’ arrivato nelle scorse ore il passo indietro dei manager della società lucana Sudelettra, da anni impegnata nell’indotto elettrostrumentale della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. 

Cassa integrazione finanziata con i fondi dell’area di crisi. A rischio, c’erano circa venti posti di lavoro. I vertici aziendali hanno invece accolto la mediazione dei sindacati dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. Così, partirà l’iter per la cassa integrazione straordinaria, con i finanziamenti dell’area di crisi complessa. Un’intesa che, a questo punto, verrà ratificata direttamente a Palermo. Sono in totale quarantacinque i lavoratori interessati. Niente licenziamenti, in attesa di poter valutare nuove commesse di lavoro da Eni, in una fase di riconversione a green della raffineria di contrada Piana del Signore. I segretari provinciali delle sigle metalmeccaniche Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese si erano da subito opposti al licenziamento collettivo, annunciato dai manager di Sudelettra. Adesso, c’è un accordo che, seppur in una situazione di evidente difficoltà per l’intero indotto di raffieneria, esclude il taglio di altri posti di lavoro.

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