I privati li utilizzano e il Comune paga le bollette: tanti immobili e troppe spese

 
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Gela. Giro di vite sulle bollette di acqua, gas e energia elettrica coperte dalle casse di Palazzo di Città per consumi, però, registrati in immobili dati in affitto o in comodato, soprattutto alle associazioni.

Il Comune paga i consumi degli altri. La direttiva che giunge dagli uffici comunali è chiara: ognuno paghi per quanto consuma. I costi sono diventati esorbitanti per le casse dell’ente mentre chi utilizza gli immobili consuma senza pagare. Già lo scorso ottobre, i funzionari dell’ufficio tributi chiesero ai tecnici del settore urbanistica un dettagliato elenco dei contratti di comodato o di locazione regolarmente registrati all’agenzia delle entrate. Adesso, almeno stando alle direttive che arrivano da Palazzo di Città, si dovrebbe provvedere a disattivare tutti i contatori ancora intestati all’ente comunale ma utilizzati per il calcolo dei consumi all’interno d’immobili dati in affitto o in comodato a privati o associazioni. Insomma, il comune paga i consumi degli altri.

Si deve controllare ma manca l’auto. Il settore tributi, addirittura, dovrebbe procedere al recupero delle somme pagate dalle casse comunali per consumi di altri. Come recuperare i soldi? Chiedendoli a privati e associazioni che fino ad ora non hanno mai pagato. E come rendersi conto della portata del fenomeno? Attraverso una serie di sopralluoghi. Peccato, però, che ai tecnici del settore tributi manchi un’automobile di servizio: adesso, chiesta urgentemente.

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