I progetti dell’accordo di programma, vertice al ministero: Lorefice, “controlli e niente aziende fantasma”

 
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Gela. Potrebbe diventare un cavallo di battaglia dei cinquestelle in vista della prossima campagna elettorale. Intanto, i grillini approfittano del governo “amico” per valutare diversi aspetti di procedure fondamentali per il territorio, a cominciare dagli investimenti dell’accordo di programma. C’erano anche gli ex consiglieri comunali del movimento Virginia Farruggia e Simone Morgana all’incontro voluto dal senatore Pietro Lorefice con il responsabile (per conto del Ministero dello sviluppo economico) di tutte le aree di crisi italiane, compresa quella che ricade sul territorio gelese. Insieme a loro, anche Fabrizio Nardo, che da mesi ormai collabora con lo stesso Lorefice. I grillini ne sono certi, i soldi in più possono arrivare, ma a patto che ci siano progetti da finanziare. Dal confronto sarebbe emersa la possibilità di coprire progetti per altri quaranta milioni di euro, che si andrebbero ad aggiungere ai venticinque messi sul piatto dal governo e dalla Regione. Il funzionario del ministero dello sviluppo economico però non ha nascosto le difficoltà di dare seguito ad un accordo di programma con più di venti linee di priorità. “Non è stata esclusa la possibilità di rimpinguare le somme disponibili – dice il senatore Lorefice – in ogni caso, la questione non è la quantità delle somme a disposizione ma la qualità dei progetti. L’attenzione va posta su questo. Non deve essere un nuovo modo di buttare i soldi. Il ministero avrà la massima attenzione sulla sostenibilità economica dei progetti. Basta considerare cosa è accaduto con i soldi della 488. Dei trentadue milioni di euro delle compensazioni Eni, invece, se ne parla dal 2014 ma ad oggi si sono prodotte solo chiacchiere e si è speso il nulla”

I grillini sarebbero interessati soprattutto a risorse che possano incentivare il comparto agroalimentare locale, ma più in generale ad evitare finanziamenti per progetti non attuabili. “Ci sono stati ritardi nelle fasi precedenti – conclude – in quella preliminare abbiamo perso due anni e mezzo. Con la firma dell’accordo di programma, i progetti dovranno essere avviati entro i successivi tre anni. Le aziende dovranno dimostrare di avere solidità finanziaria, ma con titoli reali non invece come è capitato con il “Ciliegino” fantasma”. I primi bandi sarebbero in fase di elaborazione, anche se da mesi i sindacati confederali chiedono di poter incontrare il presidente della Regione Nello Musumeci proprio per avere un quadro chiaro, evitando nuovi flop finanziari. “C’è il massimo impegno da parte del senatore Lorefice – dice Fabrizio Nardo – probabilmente, nelle fasi precedenti è mancato un indirizzo strategico. Al territorio non interessano i soldi per buttarli via, come è accaduto troppo spesso in passato. Ma servono i soldi per fare i progetti, quelli veri”. “Le possibilità sono ampie – conclude Virginia Farruggia – Invitalia farà partire degli incontri, anche aperti alla città. L’incontro è stato proficuo. E’ in atto un percorso con il ministero e siamo convinti che gli spazi non mancheranno anche per il settore agroalimentare”. I grillini che in municipio hanno più volte contestato la linea dell’ex sindaco Domenico Messinese e del suo assessore di riferimento Simone Siciliano proprio sulle linee di sviluppo dell’accordo di programma, adesso vogliono avere un ruolo comunque importante nel controllo dei progetti.

1 commento

  1. È giusto che adesso che il vento è cambiato siano i nuovi arrivati a portare avanti le iniziative già avviate e che sono il punto di riferimento dal quale partire. Continuare a volere screditare chi con impegno e determinazione a portato avanti l’esigenza di realizzare progetti e determinare risorse economiche per lo sviluppo e l’occupazione a GELA, non credo sia qualificante. Dimostrino, invece, i nuovi arrivati di avere altrettanta e ancora di più, voglia e determinazione affinché si realizzino le opere .

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