I progetti di rilancio nel masterplan, Torrenti: “Il sindaco riferisca in aula”

 
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Gela. Dopo una presentazione lampo, che anticipò di sole ventiquattro ore il dibattito in aula sulla mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese, del masterplan commissionato a Rina Consulting sembrano essersi perse le tracce. Le tavole di quel lavoro dovrebbero disegnare il futuro, più o meno prossimo, dello sviluppo economico locale, dal rilancio della portualità alla realizzazione di un hub sul Mediterraneo. Pochissimi, però, l’hanno avuto in mano, questo masterplan. Neanche i consiglieri comunali, fino ad ora, ne sono in possesso. “Non capisco perché sia diventato quasi un mistero – dice il consigliere comunale Antonio Torrenti – perché il sindaco e il suo vice non vengono in aula a illustrarcelo? Sono progetti che interessano un’intera comunità. Per ora, ne ho sentito parlare solo fino al giorno precedente alla seduta di discussione della mozione di sfiducia. Poi, non ne abbiamo saputo più nulla”.

La vicenda in aula consiliare. Una richiesta ufficiale è già stata inoltrata e la prossima settimana, sindaco e vice saranno chiamati a rispondere in aula consiliare, dopo l’interrogazione presentata dallo stesso Torrenti e dall’altro consigliere comunale Vincenzo Cirignotta. “Credo sia un dovere di noi consiglieri chiedere di avere accesso a questo lavoro, non si sa bene pagato da chi. Forse, da Eni – conclude – vogliamo capire quali sono gli asset di riferimento per la giunta e a che punto siano gli iter dei progetti. L’unico modo, dato il silenzio che arriva dalle stanze dell’amministrazione comunale, era chiedere delucidazioni direttamente in aula consiliare. Sarà importante verificare anche quale sia il ruolo di Eni in tutta questa vicenda”.

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