I reperti archeologici trafugati e rivenduti, Pellegrino e Cassarà si sono difesi al riesame

 
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Gela. Ribadiscono di essere estranei alla presunta organizzazione internazionale, capace di sottrarre reperti archeologici da ripiazzare in giro per l’Europa. Attraverso il loro legale, l’avvocato Davide Limoncello, Orazio Pellegrino e Giuseppe Cassarà hanno respinto le accuse, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza firmata dai giudici di Caltanissetta. Si sono rivolti al tribunale del riesame di Caltanissetta. Sono coinvolti nell’indagine “Demetra”, che ha fatto luce su un vasto giro di reperti archeologici scavati illegalmente e rivenduti.

Il loro difensore, però, ha sostenuto che gli unici rapporti con gli altri indagati avrebbero riguardato solo questioni lavorative. I due indagati, che per gli investigatori farebbero parte di una sorta di nucleo gelese dell’organizzazione, in passato sono stati coinvolti in altre inchieste analoghe.

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