I rifiuti abbandonati in strada, Casano: “Che fine hanno fatto i controlli dei sacchetti?”

 
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Gela. “Che fine hanno fatto i controlli per arginare l’abbandono dei rifiuti in strada? Se non sbaglio, l’amministrazione comunale aveva dato mandato di effettuare verifiche anche all’interno dei sacchetti, di modo da risalire a chi li lascia in strada”. Il consigliere comunale Carmelo Casano, davanti a quella che rischia di diventare una vera e propria emergenza sanitaria, con cumuli che spuntano un po’ ovunque, richiama la giunta alle proprie responsabilità. “Non capisco, il controllo del contenuto dei sacchetti veniva effettuato quando non c’erano cumuli in strada – prosegue – adesso, invece, che c’è un’emergenza, i rifiuti vengono abbandonati ovunque. Basta verificare e risalire agli utenti. Con multe salate, il fenomeno verrà sicuramente ridimensionato”. Senza servizi di riassetto dei rifiuti da abbandono, del tutto tagliati dai responsabili di Tekra, ancora in attesa del credito da dieci milioni di euro, i rifiuti vengono riversati in strada e lì rimangono per giorni.

“Servono i controlli e le multe”. “La gente è stanca – conclude Casano – non ha interesse a sapere se il piano economico finanziario è stato approvato o meno. Paga per un servizio e pretende che quel servizio venga effettuato. Chi fa una corretta raccolta differenziata non può trovarsi davanti casa cumuli di rifiuti di ogni tipo. Il sindaco e la giunta volevano fare gli sceriffi dei rifiuti, questo è il momento giusto per mettere in atto una strategia che isoli chi viola le regole”.

2 Commenti

  1. Infatti il problema è molto grave perché chi fa la differenziata e con regolare scaletta mette i rifiuti fuori si ritrova con cumuli davanti casa …….poi per non parlare delle attività gastronomiche che non rispettano nemmeno l’obbligo di fare la differenziata …….tanto se ci va qualche controllo con una pizza omaggio c’è un occhio chiuso…….
    Bella Gela il paese del turismo.
    AUA

  2. Povera Gela! Ma ci vuole uno scienziato per capire che se si vuole risalire ai sacchi della spazzatura per strada, basta dare i sacchetti con i codici a bar. Nel codice a bar andrebbero inseriti i seguenti dati: nome cognome, via, nucleo familiare. ( 1 ) Questo permetterebbe alla radice di capire: chi non ha messo davanti la porta l’immondizia, vuol dire che l’avrà buttata da qualche altra parte. ( 2 ) Si potrebbe controllare meglio l’indifferenziata, per il fatto che per indifferenziata, si intende tutto quello che non è riciclabile. ( 3 ) In questo modo ci sono anche dei fattori anche a livello psicologico che possono svolgere un ruolo determinante. Il tutto vuol dire: che il controllo della situazione che favorisce la differenziata, con la produttività a seguito; a scapito dell’indifferenziata, che mette il tutto insieme per essere sversata in discarica, al costo di 104,00 Euro a tonnellata, più il costo delle infrazioni da parte dell’unione Europea, che vieta lo sversamento nelle discariche. ( Serve cambiare qualche leggina, che attualmente non consente il servizio dei rifiuti in mano pubblica, nonostante che questa tipologia di lavori sono strategici per il bene comune.)

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