I servizi nelle scuole a supporto degli alunni diversamente abili sono fermi, la denuncia di un padre

 
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Gela. I servizi di trasporto e assistenza alla comunicazione nelle scuole destinati a circa 50 minori diversamente abili sono fermi al palo. Nessun sostegno. L’indice è puntato contro i dirigenti scolastici che a detta dell’assessore Licia Abela “hanno speso le somme stanziate prima di dicembre, venendo meno all’accordo sottoscritto”. Secondo l’esponente della giunta Messinese, comunque, “le risorse sono insufficienti per i continui tagli voluti dalla Regione e dallo Stato”. La vicenda è stata denunciata da Salvatore D’Izzia, genitore di un ragazzo di 12 anni che frequenta il plesso “Giovanni XXIII” che rincara la dose. “Lo scorso anno ci siamo incontrati più volte con l’amministrazione e i dirigenti del Comune – afferma D’Izzia – Avevano assicurato il regolare avvio del servizio con l’inizio dell’anno scolastico. Invece, puntualmente, la campanella è suonata ma i servizi non vengono garantiti. A farne le spese sono sempre i piccoli in difficoltà. I tentativi di trovare una soluzione sia con l’assessore Abela che con il sindaco Domenico Messinese si sono rivelati vani”. L’uomo lavora in Algeria e sua moglie deve sopperire alla carenza dell’amministrazione comunale. “La mattina accompagna nostro figlio a scuola – spiega Salvatore D’Izzia – ma allo stato attuale gli viene negato il sostegno alla comunicazione, progetto di integrazione dei diversamente abili nel mondo scolastico per evitare anche azioni di bullismo. E’ solo carta straccia anche la certificazione rilasciata dall’Asp per garantire un tutor personale a mio figlio”. “I fondi messi a disposizione si sono dimostrati insufficienti – assicura l’assessore Licia Abela – Stiamo cercando altre somme e soluzioni ma il servizio di trasporto sarà avviato la prossima settimana”.

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