I sindacati convocati a Palazzo di Città, Messinese chiama i confederali: tanti interrogativi su Eni

 
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Gela. Convocati dal sindaco Domenico Messinese per fare il punto della situazione sul caso Eni e sull’attuazione del decreto per l’area di crisi complessa. Il confronto in vista dell’incontro al ministero. Già domani, i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, oltre ai rappresentanti del settore chimico di Filctem, Femca, Uiltec e Ugl chimici, avranno un confronto diretto con il neo primo cittadino. Una decisione, quella assunta da Messinese, che sembra destinata soprattutto a raccogliere elementi utili da presentare al ministero dello sviluppo economico. Di recente, proprio l’amministrazione comunale ha chiesto un incontro a Roma dopo il protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre. L’obiettivo è quello di ottenere maggiori chiarimenti soprattutto intorno al rispetto dei tempi per l’avvio dei primi investimenti Eni, compresa la riconversione in green refinery dello stabilimento di contrada Piana del Signore. Così, una convocazione ufficiale è stata inoltrata ai segretari confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania. Alla delegazione dovrebbero aggiungersi i segretari provinciali dei chimici Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Andrea Alario. All’indomani della sua elezione, proprio Messinese ebbe un primo faccia a faccia con le rappresentanze sindacali del settore chimico.

Il faccia a faccia con i lavoratori. Da settimane, sono riprese le proteste tra gli operai dell’indotto, sempre più in difficoltà al pari di tante aziende, e gli stessi sindacati hanno chiesto di fare chiarezza sull’accordo di programma che dovrebbe dare il via libera all’attuazione del decreto per l’area di crisi complessa. Nelle stesse ore, Messinese dovrebbe incontrare un gruppo di operai dell’indotto che ha chiesto un confronto con l’amministrazione comunale davanti ad una fase difficile da sostenere sul fronte occupazionale.

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