I sindacati non vanno in consiglio sul caso Eni, “Siamo impegnati nelle trattative…seduta da rinviare”

 
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I confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania

Gela. La riunione monotematica di consiglio comunale sul caso Eni inizierà tra poco meno di venti minuti. Intanto, c’è già una defezione eccellente. I confederali di Cgil, Cisl e Uil non prenderanno parte alla seduta, nonostante la convocazione del presidente dell’assise civica Alessandra Ascia. Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania hanno inviato una comunicazione ufficiale, chiedendo uno spostamento ad altra data. I sindacalisti escludono che la loro assenza sia da collegare alle polemiche di inizio settimana, quando in municipio imprenditori e manager Eni sono stati ricevuti dalla stessa Ascia e dai capigruppo, avviando una discussione su accordo di programma e area di crisi complessa, alla luce della protesta degli operai della Turco Costruzioni. “Nel dare disponibilità alla trattazione dell’argomento – si legge – comunichiamo l’impossibilità a garantire la presenza poiché se stamattina i presidi si sono potuti sciogliere, l’oggettiva motivazione va ricercata nelle trattative che anche in queste ore ci vedono impegnati al
fine di ricollocare i trentacinque lavoratori licenziati dalla Turco Costruzioni il 19 Febbraio 2018. Le indicazioni scaturire in prefettura sono chiare, precise e condivisibili. Per tale ragione, il territorio non può rischiare altri momenti di tensione che generano il blocco delle fasi lavorative afferenti la green, le bonifiche e le attività di estrazioni. Condividiamo con voi l’utilità della riunione. In merito al protocollo d’intesa, non vi sono altri aggiornamenti rispetto alla riunione da voi realizzata con Eni, Sicindustria e Legacoop”.

Riapertura dei termini per gli esposti ad amianto. I sindacati rilanciano le loro proposte. “Auspichiamo la massima coesione per l’attivazione immediata dell’accordo di programma – si legge ancora nella nota – ed anche per un’altra misura, da noi più volta sollecitata, cioè la riapertura dei termini legislativi per l’accesso al beneficio amianto, così da collocare in pensione centinaia di addetti dell’indotto e del diretto Eni. Rimaniamo a vostra disposizione al fine di concordare ora e giorno della riunione, sarà nostra cura
informarvi sull’esito delle riunioni in corso finalizzate, come già anticipato, alla immediata ricollocazione dei lavoratori”. Niente confederali alla seduta di questa sera, che rischia di diventare, ancora una volta, semplice palcoscenico della politica.

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