I sindacati stringono per l’incontro sull’indotto Eni, hanno denunciato diverse anomalie

 
1

Gela. Sull’indotto Eni i sindacati non mollano la presa e spingono per un incontro in prefettura, a Caltanissetta. Vogliono una verifica sulle tante anomalie, già denunciate nel corso degli ultimi mesi. L’assunzione di operai in pensione o destinatari delle indennità previdenziali, l’ingresso di lavoratori che arrivano da altre zone dell’isola e l’eccessivo ricorso alle assunzioni che passano dalle agenzie di lavoro interinale. Due richieste sono state inoltrate ai funzionari della prefettura. Una arriva dalla triplice dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm e un’altra, invece, dalla segreteria provinciale dell’Ugl.

Le richieste dei sindacati. Fino ad ora, non sono arrivate risposte ufficiali e anche per questa ragione i sindacati chiederanno di stringere i tempi. Al tavolo, hanno chiesto la presenza di tutte le parti interessate, compresi i manager di Eni ed Enimed, oltre agli imprenditori di Sicindustria. I segretari Orazio Gauci (Fiom), Angelo Sardella (Fim), Nicola Calabrese (Uilm) e Francesco Cacici (Ugl) sembrano intenzionati ad impedire che tanti lavoratori, inseriti in lista di disponoibilità, continuino a rimanere fuori dalla fabbrica di contrada Piana del Signore e dai lavori di Enimed, nonostante la fase di riconversione decisa dalla multinazionale.

1 commento

  1. Mi sa che vi manca poco dipendenti dell’indotto, tra qualche mese massimo fine hanno a conclusione della Green Rafinery, mi sa che sarete tutti licenziati tutti a casa GRAZIE CROCETTA E SINDACATI LOCALI PER NON PARLARE DEI NAZIONALI NEANCHE CI CONSIDERANO PIU

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here