I soldi del Patto per la Sicilia sulla città archeologica, il tempio di Athena all’acropoli rivivrà “virtualmente”

 
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Gela. Un monitoraggio costante dei relitti delle navi greche individuate nei fondali della costa locale ma anche la “rinascita” virtuale del tempio di Athena. I resti nei fondali e l’acropoli. Sono questi i passi fondamentali del progetto “Gela città archeologica” che è stato nuovamente affrontato nel corso di una riunione del tavolo operativo istituito alla Regione. C’erano l’assessore Francesco Salinitro, il deputato regionale del Pd Giuseppe Arancio ma anche il direttore del museo regionale Ennio Turco oltre al responsabile della sovraintendenza regionale al mare Sebastiano Tusa. Il Patto per la Sicilia prevede un finanziamento da circa 900 mila euro per le attività di monitoraggio dei resti in mare e per quelle di mappatura e recupero. Quattro milioni di euro, almeno in base a quanto dichiarato dal sovrintendente provinciale Vincenzo Caruso, dovrebbero servire a garantire una ricostruzione virtuale dell’integrale tempio di Athena, all’interno dell’area dell’acropoli di Molino a Vento. Una tecnologia laser notturna assicurerà, nelle ore notturne, la proiezione delle immagini. “Continueremo a lavorare in questa direzione – spiega Giuseppe Arancio che si è fatto promotore del tavolo operativo alla Regione – per portare avanti questi importanti progetti che possono rappresentare il motore della rinascita turistica, economica e culturale della città”.

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