I soldi della vendita di una moto intascati dal dipendente della concessionaria, arriva la condanna

 
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Gela. Condannato a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa. E’ arrivato il verdetto del giudice Silvia Passanisi nei confronti dell’ex dipendente di una concessionaria locale. Riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. L’imputato, difeso dall’avvocato Riccardo Balsamo, era accusato di appropriazione indebita. In base alla ricostruzione, avrebbe intascato una parte delle somme pagate da un cliente per l’acquisto di una moto. Ammanco che sarebbe stato scoperto e poi denunciato dal titolare della rivendita, costituito parte civile con gli avvocati Cristina Alfieri e Raffaella Nastasi. Il pubblico ministero Gesualda Perspicace ha chiesto una condanna più pesante, ad un anno di reclusione. L’imputato e il suo difensore, l’avvocato Riccardo Balsamo, hanno respinto le accuse. L’ex dipendente ha soprattutto escluso di aver trattenuto denaro all’insaputa del titolare della concessionaria. Una linea, però, che non ha convinto il giudice. Al titolare della rivendita è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni che dovrebbe essere definito in sede civile.

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