I soldi giravano da un conto all’altro, una truffa da 300 mila euro: una promotrice a giudizio

 
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Gela. Una truffa che, secondo i magistrati della procura, sarebbe durata per anni. Alla fine, una promotrice finanziaria locale avrebbe sottratto almeno trecentomila euro a due clienti, che le avevano affidato i risparmi di famiglia. Un giro vorticoso di trasferimenti su conti bancari, che sarebbero serviti alla donna per appropriarsi dei soldi. Norma Placenti, adesso, deve rispondere alle accuse davanti al giudice Ersilia Guzzetta. Il dibattimento non si è ancora aperto. La promotrice è difesa dall’avvocato Pietro Patti. I pm della procura hanno ricostruito molte operazioni bancarie, che sarebbero servite all’imputata per spostare il denaro. I due clienti, che pensavano di poter ottenere fino al sette per cento di interessi dalla gestione del loro patrimonio, si sono invece visti depauperare quello che avevano risparmiato.

Entrambi, con la vicenda arrivata a giudizio, hanno deciso di costituirsi parti civili, con gli avvocati Giacomo Di Fede e Luigi Brancacci. Chiedono un maxi risarcimento da 450 mila euro ciascuno. In base a quanto ricostruito dai pm, i clienti erano all’oscuro di quel tipo di gestione. L’imputata, inoltre, deve rispondere di appropriazione indebita.

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