“I tagli sono figli di chi ha votato la sfiducia”, DiventeràBellissima: “Scaricano la colpa su Musumeci”

 
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L'ex sindaco Domenico Messinese durante la seduta del 7 settembre dello scorso anno che ne ha decretato la sfiducia

Gela. Per molti, l’arrivo in municipio del commissario Rosario Arena avrebbe dovuto garantire rapporti privilegiati, almeno da un punto di vista politico, con il gruppo locale che si rifà al governatore Nello Musumeci (lo stesso che ha nominato il colonnello della guardia di finanza alla guida del municipio). Davanti alle recenti scelte di Arena, che ha appena varato il bilancio di previsione 2018, anche DiventeràBellissima prende le distanze ma attacca quelli della sfiducia dello scorso settembre. “Questo bilancio di previsione con i tagli ai servizi e l’aumento delle tasse è figlio di un parto provocato da uno stupro istituzionale – dicono gli esponenti locali di DiventeràBellissima – è figlio di quei partiti che hanno concepito la sfiducia, poi l’hanno elaborata, ed infine l’hanno votata. Il gruppo di DiventeràBellissima aveva previsto tale scempio che si sarebbe perpetrato ai danni della nostra collettività infatti non ha aderito nè alla stesura né all’approvazione. Noi di DiventeràBellissima abbiamo sempre sostenuto che il peggior sindaco eletto democraticamente è ancor meglio di qualsiasi commissario ad acta”. I tre ex consiglieri comunali del gruppo, Vincenzo Cascino, Anna Comandatore e Giovanni Panebianco, nelle settimane precedenti alla sfiducia hanno più volte proposto un patto di fine mandato, con l’obiettivo di evitare la fine anticipata della sindacatura Messinese.

“Abbiamo proposto un governo politico di fine legislatura per affrontare e risolvere i problemi urgenti della nostra città. DiventeràBellissima esprime la massima solidarietà ai lavoratori, ai bambini e alle insegnanti per il gravissimo disaggio economico che tale provvedimento gli ha provocato – continuano – nello stesso tempo vuole ricordare che aveva lancia questo chiaro allarme sociale ai partiti e ai consiglieri che, invece, si sono ostinati a sfiduciare il sindaco e chiedere l’arrivo di un commissario straordinario. Ribadiamo con forza che la politica deve saper prevenire, programmare ed anticipare gli eventi che riguardano la comunità. Quando la politica non riesce a fare sintesi e trovare gli equilibri significa che ha lasciato le porte aperte ai poteri forti. Adesso che i danni hanno preso forma vorrebbero ribaltare le responsabilità verso il governo regionale, ma gli uomini e le donne di DiventeràBellissima non ci stanno e ribadiscono che le responsabilità sono da addebitare a tutti coloro che hanno permesso l’arrivo di un tecnico per sostituire la politica che non ha saputo e non ha voluto gestire la cosa pubblica”. Quanto accaduto in aula lo scorso settembre ritorna sul tavolo dello scontro politico e i sostenitori di Musumeci tentano di non finire nel calderone dei tagli imposti dal commissario Rosario Arena, convinto invece della necessità di rispondere agli impulsi della Corte dei Conti. In tempo di campagna elettorale, essere associati alla perdita di posti di lavoro potrebbe avere conseguenze pesanti, anche per la coalizione di centrodestra.

2 Commenti

  1. E’ anche per questo che la politica ha deciso di lavarsene le mani. Per il fatto che per mettere i conti in ordine serviva razionalizazione e sacrifici che nessuno si è voluto assumere la paternità. Secondo me: non solo non hanno migliorato la reputazione politica ma credo che con un tale comportamento abbiano dato un colpo in più per affossarla.

  2. I tagli li sapevano e li hanno deciso quelli della passata legislatura, anche se adesso fanno i coccodrilli e danno la colpa al commissario. Questa falsa politica di parte ci ha portati al lastrico e nessuna legislatura avrebbe avuto il coraggio di risolvere i problemi come lo sta facendo il commissario.

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