I tesori di Bulala potrebbero diventare patrimonio dell’Unesco

 
0

Gela. I fondali antistante contrada Bulala continuano a restituire importanti tesori che proiettano la città a diventare uno dei siti Unesco, patrimonio dell’umanità. Ad affermarlo è Giron Lourdes Anguiozar, docente di archeologia presso l’università spagnola a Cadige, che insieme allo studioso Giuseppe La Spina, del centro di studi Micos, ha tenuto nel territorio gelese un corso avanzato di archeologia subacquea nel corso del quale è stato rinvenuto a mare un presunto deposito di ancore romane. I particolari del rinvenimento non sono stati ancora ufficializzati ma sono oggetto di studio da parte degli studiosi della Soprintendenza del mare. Sulla vicenda potrebbe essere investito anche il Cism (Centro internazionale di studio dell’edilizia mediterranea) che da due anni è impegnata in iniziative di scavo anche a Gela. “Entro il prossimo 15 settembre – afferma la docente Giron Lourdes Anguiozar – saremo in condizioni di dare maggiori dettagli sul riconoscimento del sito gelese quale patrimonio Unesco. C’è stato un primo incontro a Bruxelles nel corso del quale abbiamo evidenziato le caratteristiche positive della città. Ci sono tutti i presupposti per puntare al riconoscimento di patrimonio dell’umanità. Questa terrà continua a consegnare tesori inestimabili”. Intanto, nella mattinata di ieri, si è tenuta nell’aula consiliare del Comune la cerimonia di consegna degli attestati del corso avanzato di archeologia subacquea e quello relativo alle attività di pratica Erasmus. A fare gli onori di casa è stata Alessandra Ascia, presidente del consiglio comunale, che si è detta onorata di consegnare gli attestati a studenti universitari provenienti anche dalla Spagna. Sono complessivamente diciannove i corsisti, cinque dei quali appartenenti all’attività di pratica Erasmus. Ecco di seguito i loro nomi: Sergio Gomez Carrion, Emanuele Gurzeni, Laura Gutierrez Montes, Pilar De Alvaro Hernandez, Antonio Luis Saez Acosta, Javier Rivera Marquez, Vicente Saez Martin, Ignacio Saez Rosas, Teresa Galan Gutierrez, Roberto Santana Gil, Maria Josè Berlanga Palombo, Basilio Infantes Ordad, Carlotta Lucarini, Juan Josè Perez Morejon; Attestato attività Erasmus pratica: Clara Avila Cortijo, Marina Mesa Rodriguez, Manuel Ruiz Barroso, Sergio Gomez Carrion, Juan Josè Perez Morejon. “A Gela abbiamo tenuto corsi unici in Italia – assicura Giuseppe La Spina – che vedono la collaborazione dell’unica soprintendenza del Mare della nazione. I corsi sono stati organizzati con la collaborazione del museo archeologico locale e la Valle dei Templi di Agrigento. Gli studiosi da giugno sono stati impegnati nelle ricerche a mare, nell’area di Bulala, dove sono stati ritrovati importanti reperti che sono al vaglio della soprintendenza prima di essere resi pubblici”. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here