“I viaggetti del sindaco e dei suoi compari!”: i consiglieri grillini e gli assessori “licenziati” lasciano Messinese

 
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Gela. “Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle si dichiara all’opposizione del sindaco Domenico Messinese e della sua giunta che non riconosciamo”. “I viaggetti dei compari”. I consiglieri comunali grillini si separano definitivamente, almeno così hanno dichiarato in conferenza stampa, dal sindaco e dalla giunta, compresi i tre nuovi innesti. “Ci aspettiamo sicuramente – hanno spiegato – che arrivino provvedimenti contro Messinese. L’espulsione dal Movimento 5 stelle? Certo, ci aspettiamo anche quella”. Vincenzo Giudice, Virginia Farruggia, Simone Morgana e Angelo Amato, insieme agli assessori appena “licenziati” Pietro Lorefice, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, hanno scelto di rispondere pubblicamente alle accuse delle scorse ore arrivate dal sindaco. “Noi abbiamo lavorato notte e giorno perché continuiamo a credere in un progetto tradito dal sindaco – hanno attaccato gli ex assessori – Messinese e i suoi compari, invece, erano impegnati nei viaggetti a spese dei cittadini”.

“Mai coinvolti in scelte come Eni, Tekra e Politecnica…”. La frattura ha connotazioni precise, si chiama di volta in volta Eni, Politecnica, Tekra. “In più occasioni, in giunta e durante incontri del movimento – hanno precisato i consiglieri – abbiamo cercato di avere informazioni sulle posizioni della giunta. Siamo assolutamente contrari alle proroghe in favore della Politecnica o della Tekra. Non abbiamo mai ricevuto risposte dal sindaco. Evidentemente, ha scelto di non disdegnare i potentati che hanno devastato questa città. Riteniamo l’accordo di programma Eni del tutto in contrasto con le politiche del Movimento 5 stelle. Purtroppo, le notizie siamo costretti ad apprenderle dalla stampa”. Per i consiglieri e per gli assessori appena defenestrati non ci sono spaccature all’interno del Movimento 5 stelle cittadino. “Non ci sono spaccature – ha detto Simone Morgana – semplicemente perché siamo noi il Movimento 5 stelle e non certo la giunta guidata dal sindaco”. Perché, allora, non sono arrivate prese di posizione tanto forti quando, solo per fare un esempio, l’ex assessore Fabrizio Nardo venne “licenziato” dopo appena diciotto giorni dall’insediamento? “Abbiamo creduto – ha replicato Pietro Lorefice – che nonostante la decisione di allontanare Fabrizio Nardo, ci fossero ancora i presupposti per concretizzare il nostro progetto. Invece, ci siamo sbagliati di grosso”.

“Non siamo yes man!”. Le durissime critiche arrivate dai consiglieri, ad eccezione di Sara Cavallo che ha preso le distanze anche dalla conferenza stampa, e dagli oramai ex assessori, si sono concentrare soprattutto sull’intesa tra Messinese e il suo vice Simone Siciliano. “In giunta – hanno concluso – più volte abbiamo chiesto regole certe nelle decisioni. Invece, si trattava di ratificare solo decisioni già prese da Messinese e Siciliano. Noi, a differenza di altri assessori, non siamo assolutamente degli yes man. Siamo espressione del Movimento 5 stelle e non certo di parenti o amici inseriti all’ultimo momento”.

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