I “vulcanelli” vicino ai pozzi di Eni, la Lipu: “Vanno verificati non sono fenomeni naturali”

 
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L'area segnalata dalla Lipu

Gela. Sospetti intorno ad un’area, a ridosso di diversi pozzi Eni e nei pressi del centro oli della multinazionale. Strani vulcanelli emersi negli ultimi anni e che, almeno per gli esponenti locali della Lipu, non sarebbero affatto un fenomeno naturale. “Abbiamo chiesto di verificare se quanto sta accadendo in quest’area possa collegarsi ai pozzi ad iniezione di Eni – dice Emilio Giudice della Riserva Biviere – queste risalite di acqua di falda, con argille abbondanti, non sono fenomeni che si riscontrano con frequenza. Nell’intera Piana di Gela, si sono manifestati solo nell’area che abbiamo individuato”. Per gli ambientalisti si potrebbe trattare di effetti prodotti dalle attività di trivellazione.

La multinazionale esclude anomalie. Si tratterebbe solo di eventi naturali, almeno stando ai responsabili del cane a sei zampe. I tecnici di Arpa mirano invece a verificare ulteriormente la vicenda e, questa volta, non sembrano trascurare la segnalazione giunta dalla Lipu.

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