La Fiab: “L’inceneritore non è la soluzione, è sempre sbagliato”

 
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Gela. E’ dura la presa di posizione della Fiab nei confronti del presidente Musumeci, che ha individuato Gela tra le due aree dove realizzare un termovalorizzatore.

Tornare al passato

“La questione vera è solo una dice Simone Morgana – costruire un futuro o tornare al passato. Il futuro, ormai da anni, si costruisce sulla base dei principi dell’economia circolare, del recupero, del riciclo, del riuso, della diminuzione dei rifiuti prodotti. La raccolta differenziata rientra in questo ambito e, per liberarci dalla schiavitù delle discariche, come afferma Musumeci, si deve spingere verso la tecnologia e la differenziazione dei rifiuti, verso la riduzione della produzione del rifiuto tramite politiche adeguate e programmate. Il passato è un inceneritore, che brucia ogni cosa e dice al cittadino di produrre rifiuti, di non ridurre, di non riutilizzare, di non riciclare, tanto si brucia tutto e tutto va in atmosfera”

Non è una questione territoriale

“E non vale qui il principio – prosegue Morgana – del “non nel mio giardino” perché a Gela o altrove è sempre sbagliato, un inceneritore non è la soluzione. Su Gela, poi, intervengono tutti gli elementi di contrasto possibili, che non sono ideologici o soggettivi, ma pratici, reali, oggettivi. Questo è un territorio che sta provando a ricostruire se stesso dopo anni di scempio industriale, un territorio che ha un’incredibile vocazione naturalistica che da anni viene fuori in maniera prepotente. Un inceneritore in un sito Rete Natura 2000, oltre che inaccettabile potrebbe essere illegale. Gela è un’area di protezione speciale decretata tale dall’allora Ministero dell’Ambiente. Un luogo, il nostro, ad alto valore ambientale che ha già subito una pressione inquinante insostenibile e, per questo, è stato inserito tra i Siti di interesse nazionale per le bonifiche”.

Mai tornare indietro

“Non possiamo tornare indietro. Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha nel suo stesso nome, nella sua stessa funzione sociale, la protezione dell’ambiente come finalità. Lavorare su un territorio per costruire una mobilità sostenibile, che si integri con i principi sanciti dalle regole dei siti Rete Natura 2000, significa anche impedire che si realizzino opere in contrasto con quegli stessi principi. Condanniamo fermamente questa scelta e chiediamo ai cittadini di Gela di opporsi con forza ad una decisione errata; chiediamo all’amministrazione comunale, come massima espressione della tutela del nostro territorio, di prendere una posizione netta, non ambigua, perché, lo ripetiamo, non c’è nulla di ideologico, nulla da valutare, un inceneritore è sempre e semplicemente una scelta sbagliata”.

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