Richiedenti asilo lasciati senza cibo da 48 ore in protesta al Comune

 
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Gela. Spinti dai morsi della fame, 45 giovani immigrati richiedenti asilo,ospiti dello Sprar hanno raggiunto palazzo di città per denunciare lo stato di abbandono in cui versano negli ultimi tempi. Da ben due giorni sono stati lasciati digiuni  dai responsabili del progetto di accoglienza. Scortati da polizia e vigili urbani, hanno incontrato il commissario Arena a cui hanno raccontato di essere affamati e di non ricevere più, da ormai sei mesi vestiti, pocket money e la ricarica telefonica. Finchè si è trattato della ricarica e del pocket money,  i ragazzi hanno lasciato passare, sperando che prima o poi sarebbero arrivati, ma restare senza cibo e sentirsi dire che non ci sono più i soldi neanche per mangiare, li ha letteralmente spiazzati e buttati nello sconforto e dopo due giorni di digiuno non hanno resistito e questa mattina sono andati a chiedere aiuto in comune dove hanno incontrato Arena che in sinergia con il comandante dei vigili urbani ed il personale del commissariato di polizia, si è attivato per affrontare intanto l’emergenza del pranzo e della cena di oggi, regalando loro anche alcuni dei panettoni acquistati per i dipendenti comunali.

In giornata stessa, Arena vedrà di trovare una soluzione più concreta. Il problema comunque viene da lontano, come spiega Arena, e cioè dai mancati fondi da parte del ministero, non pervenendo le somme ministeriali, pare che lo sprar non abbia più disponibilità ad affrontare questa emergenza. Una vicenda, che ancora una volta, mette in risalto il degrado che sta investendo la nostra città.

1 commento

  1. Con riferimento all’Articolo apparso sul quotidiano di gela si fa presente che in data 19/12/2018 non è stata consegnata agli ospiti esclusivamente la carne (quantità giornaliera circa 45 Kg regolarmente somministrata dal 01/01/2018) mentre tutti gli altri alimenti che peraltro vengono acquistati settimanalmente nella giornata di venerdì o sabato sono stati regolarmente cucinati e consumati dagli ospiti nella suddetta giornata.
    In data odierna i beneficiari dell’ accoglienza hanno ritenuto di dover denunciare la situazione di difficoltà che si stava determinando in considerazione del fatto che per 11,5 mesi l’ente gestore ha dovuto sostenere il progetto esclusivamente con fondi propri e che in prospettiva molto imminente la situazione rischiava di precipitare così come riportato nell’articolo. Comunque, fin da questa sera i ragazzi stanno regolarmente cenando nei 5 appartamenti come consuetudine. Quanto affermato nella presente precisazione è stato dichiarato alle Autorità competenti che hanno potuto riscontrare il momentaneo e parziale ridimensionamento della dieta. Si ribadisce niente carne il 19/12. Circa 1kg. procapite tutti i giorni per 11,5 mesi oltre riso, pasta, cous cus, uova legumi latte, ortaggi ed ingredienti vari. I servizi di assistenza per l’integrazione continuano pur nella assoluta assenza di un qualsiasi trasferimento del Comune. La presente per chiedere l’immediato ripristino della verità. In caso di mancato riscontro si provvederà ad attivare ogni forma di tutela legale.

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