Ignazio Giudice nella segreteria della Cgil siciliana, “avanti con la schiena dritta”

 
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Gela. Ignazio Giudice eletto nella segreteria regionale della Cgil siciliana. E’ il nuovo componente, scelto dal segretario regionale Alfio Mannino. Giudice ha iniziato sul territorio, guidando la Fillea provinciale. Ha condotto la Camera del lavoro di via Pitagora e da diversi anni è segretario confederale. Ora, è stato scelto per portare avanti la sua azione nella segreteria regionale. “Oggi è sicuramente una giornata che non dimenticherò facilmente. Emozionante ed entusiasmante allo stesso tempo per le sfide che mi attendono e ci attendono – ha detto – dedico la mia elezione odierna a segretario regionale della Cgil siciliana alle ragazze e ai ragazzi, ai loro genitori, alle tante ansie che attraversano migliaia di nuclei familiari. Dedico il mio impegno ai 340 mila iscritti della Cgil della nostra regione, a 172 donne e uomini che costituiscono l’assemblea generale che oggi si è espressa. Per me, per la mia formazione personale, per la quale ringrazio i miei genitori, non esiste valore più bello, più alto e più nobile della fiducia tra esseri umani”. Si rivolge a chi spesso non ha voce. “Proseguiamo il sogno di costruire insieme il cambiamento, anche se ci sono giorni in cui si è stanchi, dispiaciuti, avviliti. Giorni forieri di stress ma resisti, perché sai di essere iscritto alla categoria umana degli operatori dell’impossibile. Sai che c’è un nuovo giorno e una nuova luce. C’è da trovare dignità, da ridare ai tanti esclusi, ai fantasmi. E così mi sento orgoglioso di fare parte di questa grande squadra umana, la Cgil, che opera nel sociale, per la tutela e per i diritti, la parità di genere, contro ogni forma di violenza mafiosa”.

Giudice ha ringraziato il segretario regionale Alfio Mannino e il segretario generale Maurizio Landini. “Grazie ad Alfio Mannino per avermi voluto, a Maurizio Landini per aver condiviso, a tutte le compagne ed i compagni siciliani – ha concluso – grazie di cuore, a testa alta e con la schiena dritta sempre, per sempre”. Il sindacalista ha guidato la Cgil territoriale in una lunga fase, ancora oggi segnata soprattutto dalla crisi e dalla deindustrializzazione, dopo la riconversione della fabbrica Eni, che ha prodotto tanti tagli occupazionali.

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