Il blitz antimafia “Malleus”, la Cassazione decide a settembre: per i difensori il gup è incompatibile

 
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Gela. Si pronunceranno a settembre sull’eventuale incompatibilità del giudice dell’udienza preliminare davanti al quale si sono presentati gli arrestati nel blitz antimafia “Malleus”. L’inchiesta “Malleus”. Il verdetto spetta alla Corte di cassazione, alla quale si sono rivolti diversi difensori. Il gup del tribunale di Caltanissetta Francesco Lauricella, infatti, si sarebbe già pronunciato, in altri procedimenti penali, rispetto all’esistenza del gruppo mafioso legato alla famiglia Rinzivillo, finanziato soprattutto per il tramite dello spaccio di droga, scoperto con l’inchiesta “Malleus”. L’attesa del verdetto dei giudici romani ha praticamente bloccato tutti i tronconi del procedimento, sia quelli ancora davanti al gup sia quelli già arrivati a dibattimento. Non a caso, proprio i difensori di Ivan Casciana, Giuseppe Domicoli, Giuseppe Placenti, Salvatore Stimolo, Antonio Radicia e Giuseppe Schembri hanno nuovamente sollevato la questione davanti al gup Francesco Lauricella che ha deciso di rinviare la trattazione al prossimo settembre, comunque dopo il verdetto dei giudici romani. I sei indagati hanno optato per riti alternativi ma, a questo punto, i legali che li rappresentano hanno chiesto di attendere l’esito della decisione di cassazione che, qualora venisse accolto il ricorso, potrebbe produrre ulteriori conseguenze. Nel pool difensivo ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Antonio Gagliano, Paola Turco, Danilo Tipo, Salvo Macrì, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Giovanni Lomonaco e Boris Pastorello.

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