Il blitz “Cavallo di ritorno”, davanti al gip anche Alma e Ferrigno non parlano

 
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Gela. Non hanno parlato davanti al giudice delle indagini preliminari Lirio Conti. Salvatore Alma e Armando Ferrigno, ai domiciliari dopo il blitz “Cavallo di ritorno”, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono accusati di aver fatto parte del gruppo che si sarebbe reso responsabile di una serie di furti di motorini e scooter in città. I mezzi sarebbero stati restituiti ai proprietari solo dietro pagamento. Difesi dall’avvocato Salvo Macrì, i due giovani hanno scelto il silenzio, così come fatto anche da altri indagati.

Il blitz. Sono in totale nove i destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare. Ad incastrarli diversi video registrati dagli agenti di polizia del commissariato che hanno seguito il presunto gruppo per circa un anno.

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